Ordinanza anti-randagi. Il Comune spiega: il problema sono i topi

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Il divieto di abbandono di cibo e granaglie per contenere la presenza dei roditori

Il sindaco: “Mai messo in discussione attività volontari e tutela colonie feline. Non contrapponiamo salvaguardia animali con salute pubblica”

 

LECCO – Dopo il polverone sollevato in questi giorni, il Comune di Lecco interviene con un’integrazione all’ordinanza che vieta di dare cibo agli animali randagi e salvatici, chiarendone gli obiettivi ovvero il contrasto alla presenza dei topi, segnalata in più zone della città.

“La tutela della salute pubblica è di primaria importanza ed è insensato metterla in contrapposizione con la salvaguardia delle specie animali – spiega il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni – A fronte di ulteriori verifiche, si conferma l’opportunità di questo provvedimento che, tengo a dirlo con chiarezza, non ha mai messo in discussione in alcun modo le attività di cura e protezione che diversi enti e associazioni svolgono in città nei confronti degli animali così come la presenza delle colonie feline, tutelate da apposite normative e dal Regolamento Comunale per la Tutela degli Animali.”

Il divieto sancito dal documento quale “abbandono o spargimento di qualunque tipo di alimento costituito da mangime, granaglie, scarti ed avanzi alimentari di ogni tipo sull’intero territorio comunale di Lecco” ha scadenza il prossimo 23 ottobre 2022, anche in ragione degli eventi calendarizzati in città nel mese di ottobre e considerati di richiamo per il pubblico.

“Si tratta di un intervento specifico e contingentato: per questo si è ritenuto opportuno concentrare la misura di prevenzione nell’arco di alcune settimane – conclude il sindaco –. A fine ottobre valuteremo di nuovo la situazione con i professionisti competenti su questa materia per capire se la misura sia stata sufficiente o occorra trovare altre modalità di contrasto al proliferare di roditori tutelando, inoltre, la salute stessa degli animali selvatici.”