Ospedale e contagi tra il personale. RSU preoccupata: “Un film già visto a marzo”

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Una quindicina di positivi tra il personale dell’Asst di Lecco

L’allarme dei rappresentanti sindacali: “Rischiamo di vivere la stessa situazione di marzo”

 

LECCO – Con l’aumento dei ricoveri in ospedale per Covid, torna alta l’attenzione anche sui rischi di contagio tra gli operatori del presidio ospedaliero di Lecco.

A sollevare il tema sono i rappresentanti sindacali della Rsu a seguito di una riunione con i vertici di ASST Lecco, la prima dopo l’accordo raggiunto davanti al Prefetto. Una teleconferenza per fare il punto sulla situazione della risorse umane, la situazione legata al Covid e alla sicurezza del personale, che però non avrebbe dato le risposte sperate.

“Siamo a punto e a capo – spiegano dalla Rsu – nonostante la trattativa davanti al prefetto, la narrazione è sempre quella unilaterale di una parte che non fornisce dati ufficiali”.

Se i dati ufficiali non ci sono, ci sono però i numeri raccolti direttamente dalla rappresentanza sindacale. Si parla oggi di una quindicina di persone positive al virus tra il personale ed una quarantina di operatori in attesa dell’esito del tampone. Contagi avvenuti perlopiù all’esterno dell’azienda ospedaliera (ovvero in ambito familiare o per contatto con conoscenti) secondo il direttore generale, Paolo Favini, aveva spiegato nella conferenza stampa di mercoledì.

Il sindacato però non è d’accordo: “Parliamo di operatori in settori chiave, come il Pronto Soccorso di Merate, il reparto di Malattie Infettive, e un caso nel laboratorio che tratta i tamponi – proseguono dalla Rsu – chiediamo maggiore attenzione sulla sicurezza del personale e che vengano acquistate scorte di dispositivi di protezione. A domanda ci è stato detto che i rifornimenti possono essere eseguiti solo dalla Regione. Ci sembra di rivivere un film già visto a marzo”.