Quarto ponte e doppia corsia. La Provincia: “Aspettiamo progetto dal Comune”

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Il ponte che ospiterà la "terza corsia" e la pista ciclabile

Il gruppo di maggioranza in Provincia rimanda la palla al Comune sulla nuova corsia in uscita da Lecco

“Siamo in attesa dello studio di fattibilità, che ad oggi non è arrivato”

 

LECCO – “Per come è avviato l’iter amministrativo oggi dobbiamo lavorare insieme, compresi gli enti superiori per trovare le necessarie coperture per una nuova uscita da Lecco e siamo in attesa di un progetto di fattibilità formale e completo da parte del comune capoluogo che sviluppi tale necessità. Studio di fattibilità formale che contempli le esigenze di tutto il territorio, che ad oggi non è arrivato”.

La Provincia non chiude alla doppia corsia sul Quarto Ponte, in realtà “non ha mai chiuso” ci dicono, e passa la palla all’amministrazione comunale, già impegnata nella progettazione del riordino del Bione attraverso risorse erogate da Regione Lombardia.

La vera opposizione di Villa Locatelli è sull’eliminazione dello svincolo di Pescate così come proposto dal Comune di Lecco nell’ipotesi di progetto che era stata presentata nei mesi scorsi (vedi articolo).

Ad oggi per l’amministrazione provinciale mancherebbe uno studio approfondito, anche dal punto di vista dei costi, di una corsia in uscita dalla città che il municipio vorrebbe sostituire alla pista ciclabile attualmente prevista sul nuovo ponte tra Pescate e il Bione: “Bloccare un iter avviato è un rischio che non possiamo correre – ribadiscono dal gruppo di maggioranza Casa dei Comuni – e come sostenuto dal Fai Autotrasporti, unica associazione di categoria che ha scritto alla Presidenza, chiudere lo svincolo di Pescate sarebbe un danno per l’intero sistema viario provinciale”.

La recente presa di posizione favorevole di Fratelli d’Italia (vedi articolo) alla doppia corsia, all’indomani dell’ennesima giornata di caos viabilistico, sembra aver sortito qualche effetto:

“Oggi – scrivono  – abbiamo dei flussi di traffico che certificano la necessità di avere anche un’uscita da Lecco, ma che vedono negli orari di punta dei picchi di traffico più elevati in entrata sulla città e in transito sulla stessa. Stiamo cercando di recuperare un ritardo infrastrutturale che ereditiamo e che è dovuto alla sottovalutazione da parte di chi, in origine, ha preferito avere una pista ciclabile rispetto all’investimento di un’ulteriore rampa in uscita dalla città” un riferimento, quest’ultimo, alla passata amministrazione comunale.

Lo svincolo di Pescate

Sì dunque alla doppia corsia purché si proceda “per lotti funzionali, senza che però venga intaccata l’immissione nella Strada statale 36 da parte dei tanti utenti che usano la strada provinciale 72 passando per Olginate, Garlate e Pescate”.

“Come da sempre sostenuto da tutto il gruppo – concludono – riteniamo sia importante lavorare per tutto il territorio per avere una nuova infrastruttura strategica nel solco tracciato dalla Presidente Hofmann: una battaglia l’abbiamo vinta ottenendo una rampa attesa da un decennio, ora siamo pronti per continuare a chiedere più infrastrutture per la nostra provincia senza però chiudere per nemmeno un giorno quelle esistenti”.