Regione e CNR: dal 2012 stanziati 70 milioni di euro per la ricerca

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Da sinistra il presidente nazionale del CNR Massimo Inguscio e il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala

 

LECCO – E’ stato l’ateneo lecchese del Politecnico di Milano la sede della presentazione, avvenuta questa mattina, mercoledì, dei risultati dell’accordo quadro tra Regione Lombardia e il CNR che proprio a Lecco ha uno dei suoi centri di ricerca.

Si tratta della terza intesa siglata tra il Centro Nazionale di Ricerca e il Pirellone: il primo (2008-2013) prevedeva lo stanziamento della Regione di 40 milioni di euro per contrastare la ‘fuga di cervelli’ e consentire le assunzioni (173 in tutto) di ricercatori sul territorio lombardo; il secondo (2012-2015) per un finanziamento di 20 milioni di euro prevedeva una maggiore integrazione del capitale umano e rafforzamento delle infrastrutture (548 ricercatori coinvolti) e infine il terzo accordo quadro (2015-2019) che ha previsto lo stanziamento di 10 milioni di euro che ha consentito investimenti in strumentazione tecnologica e lo sviluppo di quattro progetti innovativi nel campo della cibernetica, delle smart city e delle alterazioni metaboliche.

Presente all’importante appuntamento il presidente nazionale del CNR, Massimo Inguscio, insieme all’assessore regionale Fabrizio Sala, vice presidente di Regione Lombardia e delegato alla Ricerca, Innovazione e Università.

L’assessore ha rimarcato l’impegno di Pirellone sul fronte della ricerca e dell’innovazione: “La storia della Regione Lombardia è una storia di successo perché frutto del confronto con i principali stakeholder, di apertura alle proposte e alle collaborazioni con gli enti. Così è stato con il CNR, partner di Regione in nove dei trenta accordi fatti dal 2016 ad oggi. Una collaborazione che rinnoveremo anche con gli atenei, con un nuovo progetto, Academy, dal prossimo anno e rivolto ai centri di ricerca e alle università, affinché vi sia una contaminazione dell’innovazione sul nostro territorio”.

L’Europa, ha ricordato Sala, è un’istituzione fondamentale in questo processo, “non è un discorso politico ma pragmatico, perché molti dei bandi sulla ricerca vengono finanziati grazie a fondi europei”. “Dobbiamo proseguire su questa strada e continuare a fare squadra” è l’invito dell’assessore Sala ai rappresentanti delle istituzioni e degli enti presenti tra il pubblico.

Una collaborazione a cui plaude il presidente Inguscio, alla guida del Consiglio Nazionale delle Ricerche: “Mi sento ancora un ricercatore e sono felice per tutti i ragazzi e le ragazze più giovani di me che hanno la possibilità di dedicarsi alla ricerca in una regione così impegnata e organizzata, che crede nella ricerca come motore del progresso. Sarebbe interessate se la Lombardia potesse essere un faro per tutte le altre regioni italiane”.