Scuola. Al Fiocchi in oltre 200 all’incontro con Francois-Xavier Bellamy

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Il pubblico di venerdì sera

 

LECCO – Ieri sera, venerdì 24 febbraio, il comitato Vive le francais e l’I.I.S. “P.A. Fiocchi”, con la collaborazione delle Edizioni Itaca, hanno dato vita ad un interessante dialogo sull’emergenza educativa, grazie all’incontro con Francois-Xavier Bellamy, insegnante parigino, che ha condiviso col pubblico alcune delle riflessioni riportate nel libro I diseredati. Ovvero l’urgenza di trasmettere (Itaca edizioni); tradotto in italiano, spagnolo e inglese dopo aver venduto 30.000 copie in Francia.

In un’aula magna gremitissima (quasi 200 persone, nessuna sedia libera e alcuni astanti dirottati in altra aula in videocollegamento) il giovane filosofo francese, attraversando il pensiero di Cartesio, Rousseau e Bordieu, ha esposte le proprie idee riguardo all’educazione e all’importanza di trasmettere alle nuove generazioni il patrimonio culturale: “In Francia, come in Italia, l’espressione più utilizzata per riferirsi alla cultura è quella di ‘bagaglio’ e tutti noi sappiamo che per viaggiare comodi una valigia deve essere snella e maneggevole. Ma siamo sicuri che per la cultura sia proprio così? La cultura, in realtà, non è qualcosa in più, da possedere, ma qualcosa che ci permette di diventare ciò che davvero siamo, che ci rende davvero liberi”.

Francois-Xavier Bellamy

 

Dialogando con gli studenti presenti in sala li ha sfidati a scoprire se davvero il suo insegnamento della filosofia sia un ornamento inutile, se lo studio di una poesia sia un’aggiunta alla propria vita oppure se lo studio dei grandi autori sia una possibilità per far crescere in modo originale e personale il proprio pensiero.

In una società dove l’immediatezza della comunicazione e la vastità delle scelte segnano la vita di ogni giorno, Bellamy ha chiesto a ciascun insegnante e a ciascun educatore di riscoprire perché vale la pena intraprendere con i propri ragazzi la “guerra” della trasmissione e come sia possibile che il concetto di autorità non sia in contrasto con la libertà a cui ciascuno anela: “Ciò che rende l’uomo differente dagli animali è proprio la mediazione. Questo è il grande paradosso: ogni uomo ha bisogno dell’altro per essere pienamente se stesso perché nessuno si fa da solo e nessuno si fa immediatamente”.

Il Dirigente scolastico dell’Istituto Fiocchi, prof. Claudio Lafranconi, ha introdotto la serata ricordando che l’educazione e la formazione, intese nel loro significato più ampio, rappresentano dei pilastri irrinunciabili in qualunque percorso scolastico, sia esso di tipo liceale, tecnico o professionale. Inoltre, ha posto l’accento sull’importanza di creare una scuola non troppo “alla misura di bambino”, ma di dare vita a un ambiente in cui anche le difficoltà siano uno stimolo e un’occasione di crescita, tanto più nell’attuale contesto economico.

Il Dirigente, nel ringraziare tutti gli intervenuti, ha rivolto un ringraziamento particolare agli studenti presenti che, oltre a partecipare all’incontro, hanno fattivamente contribuito all’organizzazione e alla prof.ssa Giuditta Boscagli, ideatrice dell’evento.