Scuola e studenti con disabilità sensoriali, Cgil: “Serve un progetto”

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LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:

Anno nuovo problemi vecchi. Con la riapertura dell’anno scolastico le difficoltà che accompagnano ormai da molti anni il servizio di assistenza agli studenti disabili sensoriali (affetti da ipoacusia, sordità, ipovisione o cecità) nelle scuole della nostra provincia, si sono ulteriormente aggravate.

In realtà, la situazione è nettamente peggiorata rispetto al passato, infatti alla ripresa dell’anno scolastico le educatrici professionali, dipendenti della Cooperativa la Vecchia Quercia gestore dell’appalto, sono rimaste a casa senza alcuna certezza in attesa di meglio definire le attività lavorative, o per dirla meglio con nessuna chiarezza su come, quando e dove ripartire. A rendere più complessa la vicenda quest’anno, oltre alla cronica carenza di risorse, che si traduce in taglio delle ore di presenza, con conseguente perdita di salario, sono intervenute modifiche del quadro normativo nazionale e regionale, che hanno attribuito all’ATS della Brianza, la governance del servizio disabili sensoriali.

Le nuove procedure prevedono una sostanziale liberalizzazione del servizio, lasciando ai genitori la scelta del soggetto qualificato a svolgere l’assistenza al proprio figlio, consultando una lista di enti accreditati dall’ATS della Brianza, secondo l’ambito territoriale di residenza. Con questa nuova procedura, oltre a suscitare molta preoccupazione tra le educatrici, si passerebbe di fatto da un sistema ad appalto definito, verso un modello frammentario nella assegnazioni, cancellando ogni possibile tutela contrattuale per le lavoratrici.

Di fatto, questa nuova procedura ha già prodotto i suoi primi effetti negativi: ora le lavoratrici sono a casa senza lavoro e gli studenti disabili sono senza servizio.

In questi ultimi anni, non sono mancati momenti di difficoltà e tensione, la nostra Organizzazione Sindacale, ha sempre denunciato l’assenza di un progetto a lungo termine, fondamentale per garantire un’adeguata programmazione delle attività.

Ancora una volta il nostro appello va alle istituzioni, alla Regione, all’ATS della Brianza e a tutti gli amministratori locali, ricordando che in gioco ci sono sia il diritto all’integrazione scolastica degli studenti disabili sensoriali, sia i posti di lavoro degli educatori che hanno svolto il servizio in questi anni.

Guerino Donegà, Cgil Lecco
Catello Tramparulo, F.P. Cgil Lecco