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LECCO – Per prima cosa, è doverosa una premessa: la scuola elementare Pio XI di Laorca (chiamiamola alla ‘moda vegia’ come direbbero quassù, in cima alla valle del Gerenzone) è viva, vegeta, funziona e per il prosieguo ha in serbo moltissime novità in ambito didattico.
Se è vero che negli ultimi mesi, c’è chi ha remato contro screditandola e annunciandone l’imminente chiusura, sollevando la preoccupazione dei genitori e non poche ire a tal punto che si è formato un vero e proprio Comitato battezzato “Io amo la mia scuola, io amo il mio rione”, è altrettanto vero che qui, vale l’antico adagio per cui “A Laurca i gent i ha mett via quant i è mort”, che tradotto significa: a Laorca la gente viene sepolta solo dopo il decesso…
Va da sé che in un rione, dove scuola e oratorio sono rimasti gli ultimi baluardi di “vita” (non ci sono servizi di alcun genere, niente bar, alimentari, negozi, circoli, eccetera) è inevitabile che ire e malumori via via aumentano e travalicano i confini della scuola. Ed è quanto sta accadendo.
In una situazione così problematica, si scopre inoltre che alle richieste di chiarimento, sul futuro della scuola Pio XI, formulate in una lettera spedita il 23 luglio (qui la missiva integrale del 23 luglio) da: Comitato, rappresentati delle classi, genitori, Scuola dell’Infanzia Pietro Barone e persino Parrocchia SS. Pietro e Paolo, al Provveditore Luca Volontè e all’ormai ex dirigente scolastico Angelo Falcone ad oggi non vi è stata alcuna risposta.
Lettera nella quale si sottolineava lo sconforto a fronte delle scelte fatte e che hanno favorito i plessi scolastici di Bonacina e Malnago. Non solo, ma come hanno scritto i genitori, l’allora Dirigente Falcone avrebbe “telefonato ai genitori che avevano iscritto i bambini alla Pio XI esortandoli a spostare la propria preferenza a favore delle altre tre scuole (quelle di San Giovanni, Bonacina e Malnago) facendo di fatto uscire dall’ ICS Lecco 2″.
Dinamiche decisamente poco chiare insomma, come del resto lo sono state le decisioni prese nella successiva composizione delle classi che avrebbero sovvertito quanto dichiarato dallo stesso Provveditore ai genitori degli alunni di Laorca, con la scuola che si è ritrovata senza classe prima.
Dopo due mesi abbondanti di silenzio e calma piatta, nei giorni scorsi una nuova lettera (al termine dell’articolo la versione integrale) è stata inoltrata al sindaco di Lecco Virginio Brivio, all’assessore all’Istruzione comunale Salvatore Rizzolino e al Provveditore Luca Volontè nella quale si legge: “Siamo nuovamente a chiedere un confronto con voi in quanto, dopo la vicenda che ha visto la scuola Pio XI di Laorca a nostro avviso ingiustamente penalizzata non vedendo la partenza della classe prima per questo anno scolastico, a differenza dei plessi di Bonacina e di Malnago, e rilevando il vostro preoccupante silenzio, concretizzato dalla mancanza di risposta alla nostra e-mail del 13 luglio 2016, fatta eccezione per la sterile risposta del dimissionario Dirigente del ICS Lecco 2, il Dott. Falcone”.
Situazione davvero pesante che va ben oltre l’ambito scolastico e che riguarda un intero rione, uno di quelli, se non il primo, che meriterebbe estrema attenzione da parte delle istituzioni partendo dalla scuola, passando per il cimitero (vedi articolo) e arrivando alla più totale carenza di servizi.
Tuttavia, vista la situazione, a chi abita in quel di Laorca risulta davvero difficile pensare che le istituzioni abbiamo la voglia di affrontare problemi di così ampio respiro se siamo al punto in cui, alla lecita domanda di un gruppo di genitori non vi è nemmeno la cortesia di una risposta. Del resto, come dargli torto?
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LETTERA del 27 Settembre 2016
Egregi Sindaco Brivio, Assessore Rizzolino, Provveditore Dott. Volontè,
siamo nuovamente a chiedere un confronto con voi in quanto, dopo la vicenda che ha visto la scuola Pio XI di Laorca a nostro avviso ingiustamente penalizzata non vedendo la partenza della classe prima per questo anno scolastico, a differenza dei plessi di Bonacina e di Malnago, e rilevando il vostro preoccupante silenzio, concretizzato dalla mancanza di risposta alla nostra e-mail del 13 luglio 2016, fatta eccezione per la sterile risposta del dimissionario Dirigente del ICS Lecco 2, il Dott. Falcone.
Ci è sembrato poco corretto, dopo il percorso di collaborazione nell’iniziativa da voi promossa del “ridimensionamento scolastico di Lecco” che ci ha visto tra i più attivi, non aver pensato da parte vostra di tenerci sempre aggiornati sulle decisioni che coinvolgono la scuola che i nostri figli frequentano e che appartiene ai rioni dove viviamo.
Nella e-mail sopracitata (che alleghiamo nuovamente) abbiamo appunto manifestato il malessere che ci ha dato lo scoprire “a giochi fatti” che erano state prese decisioni senza la mediazione delle parti in gioco, ovvero del nostro comitato che difende i diritti dei cittadini dei rioni di Laorca e Malavedo.
A questo punto tutti, sia i genitori dei bambini che frequentano la Pio XI che la gente dei rioni vogliono sapere quale sarà il futuro della Pio XI, struttura recentemente ristrutturata e perfettamente funzionante.
Gradiremmo, quanto prima, avere un incontro con voi per avere informazioni chiare da parte vostra e spiegazioni circa la strategia che Comune e Provveditorato intendono perseguire (in più battute è stato sempre dichiarato che la chiusura della scuola di Laorca non era in alcun modo in discussione).
Nel frattempo, per vostra informazione, lo scrivente comitato sta avviando i progetti contenuti nel documento inviatovi riscuotendo consenso e ammirazione per la qualità delle attività proposte, da parte della popolazione del nostro territorio.
Restiamo in attesa di un vostro riscontro e siamo disponibili ad un incontro nel breve periodo.
Distinti saluti
Le rappresentati delle classi della scuola Pio XI
I genitori della scuola Pio XI
Il comitato di Laorca e Malavedo
Scuola dell’Infanzia Pietro Barone, per il Consiglio, il Presidente Gianluigi Baruffaldi
Parrocchia SS. Pietro e Paolo Laorca, Suor Paola
