Un libro ‘sospeso’, in dono alla Neuropsichiatria dell’ospedale

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LECCO – All’inizio c’era il caffè sospeso: una delle tante idee creative e solidali nate nella città di Napoli, dove è tradizione pagare un caffè in più al bar, in modo che il cliente successivo possa usufruirne e, perché no, se le finanze lo permettono, ricambiare a sua volta il favore.

Un atto di gentilezza verso gli altri, di solidarietà, di mutualismo che in molte altre città italiane e non sta in questi anni assumendo svariate forme: dalla colazione, al pranzo, al “libro sospeso”: perché di non solo pane si vive ma anche di cultura e molte sono le librerie piccole e grandi, che promuovono l’iniziativa.

Anche a Lecco, presso la Libreria Mascari5 da oggi è possibile sperimentare questa forma di diffusione e condivisione della cultura, con una specificità propria della sensibilità sociale che caratterizza la libreria: sarà qui possibile acquistare un libro a favore degli adolescenti che accedono al servizio di Neuropsichiatria dell’Ospedale Manzoni di Lecco.

Perché, come ci spiegano le libraie, è importante contribuire con tutti i mezzi, anche quelli tradizionalmente più legati al “mondo della cultura”, ad abbattere le barriere che si ergono fra le persone in difficoltà e il “mondo esterno”. Invitano quindi tutti i cittadini aderire all’iniziativa: “vieni a trovarci, scegli il libro che ti piace di più, scrivi una dedica: noi lo faremo avere ai ragazzi del servizio di Neuropsichiatria dell’Ospedale Manzoni di Lecco!”

La LibreriaMascari5, gestita dal 2015 dalla Cooperativa Sociale La Vecchia Quercia, oltre alla classica offerta di libri e volumi su etica, educazione, scienze sociali ed infanzia, è un punto di diffusione dei prodotti realizzati da Artimedia, rete di servizi rivolti alla disabilità adulta nonché un fulcro di relazionale per famiglie, bambini ed educatori.

Qui è possibile promuovere attività lavorative protette, in particolar modo per le persone disabili, ed esperienze di apprendimento e sperimentazione rivolte a giovani non più all’interno del sistema formativo e scolastico, che faticano ad entrare nel mondo del lavoro.

Il “libro sospeso” è, dunque, per questa realtà lecchese, un ulteriore tassello verso la costruzione di un contesto sociale e culturale includente e positivo.