Lecco, fiori e scarpe per dire no alla violenza sulle donne all’istituto Parini

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L’installazione resterà in mostra nell’atrio della scuola superiore per tutta la settimana

L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra docenti, alunni e Comitato genitori

LECCO – Una distesa di fiori rossi dal forte impatto visivo, chiamati a simboleggiare relazioni di coppia nelle quali si nasconde, celata all’interno di gesti apparentemente gentili, l’insidia di lame che tolgono la libertà e, nei casi più gravi, la vita. E’ con questa installazione, posta nell’atrio della scuola, che l’istituto Parini ha deciso di offrire uno spunto di riflessione in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. L’installazione resterà in mostra per tutta questa settimana e trae spunto dall’opera realizzata per il padiglione dell’Austria alla Biennale di Venezia del 2019 da Renate Bertlmann, artista d’avanguardia da sempre impegnata ad indagare il ruolo sociale di genere da una prospettiva femminista, della quale è citato anche il titolo (“Discordo ergo sum”).

Una distesa di fiori per fare riflettere

“Questo prato – spiegano gli ideatori dell’allestimento – è un’area di contemplazione che chiede di riflettere sul significato dei gesti: lo stereotipo di regalare rose rosse come dichiarazione di amore totale o dono riparatore può a volte nascondere bugie e implicare la volontà di controllare l’altro e tenerlo legato a sé. Dentro ad una rosa si può nascondere un falso pentimento che ha la forma di un coltello”.

 

Al fianco dell’installazione è stata posizionata una serie di scarpe rosse, immancabile presenza che la simbologia della ricorrenza ha promosso ad emblema delle donne vittime della violenza di genere. Completano l’allestimento alcuni pannelli sui quali sono riportati i dati statistici più significativi relativi all’impatto sociale dei femminicidi e di altre forme di violenza legate alle differenze di genere, oltre alle storie di due giovanissime donne, Fabiana e Denise, che simboleggiano tutte le altre vittime dell’egoistica e cieca pretesa di possesso capace di indurre ai gesti più efferati.

Un lavoro nato dalla sinergia tra molti

L’iniziativa si segnala per la collaborazione fra le diverse componenti che partecipano alla vita dell’istituzione scolastica, contribuendo a realizzarne la missione educativa: progettato e coordinato da un gruppo di docenti, l’allestimento è infatti frutto dell’impegno congiunto di numerosi alunni, fra i quali gli studenti con disabilità partecipanti al progetto “Fatti per imparare”, e del Comitato Genitori. Tutti coloro che vivono la realtà scolastica nella sua quotidianità ora sono chiamati a interagire con il proprio contributo scrivendo un messaggio d’amore su una striscia di carta bianca da appendere ai nastri rossi predisposti nell’atrio, per “lasciarlo volare come speranza” che si realizzi una nuova cultura del rispetto dell’altro.