Paolo Di Paolo racconta Pasolini: “Poliedricità, innocenza e provocazione”

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Paolo Di Paolo

Successo per il doppio appuntamento con lo scrittore romano

“Pasolini ha una visione poetica della esistenza. Lui pensa come un poeta: non c’è nulla in lui di razionale”

LECCO – Doppio appuntamento a Leggermente, ieri, con lo scrittore Paolo Di Paolo e con il suo racconto di Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita. Lunedì 2 maggio Di Paolo ha incontrato, in mattinata, 4 classi della scuola secondaria di secondo grado presso il Politecnico. Presentato da Alma Gattinoni (Comitato Scientifico di Leggermente) lo scrittore romano è partito facendo ascoltare una canzone del gruppo folk rock dei Selton per poi passare ad analizzare alcuni tratti che rendono unica la figura di Pasolini.

“Non è accaduto a nessun altro scrittore di uscire dalla lettura ed entrare nell’immaginario”, ha esordito Di Paolo che poi ha “offerto” agli studenti tre parole chiave grazie a cui orientarsi nella scoperta di Pasolini come “poliedricità” (Pasolini è stato regista, poeta, scrittore, giornalista, personaggio televisivo, pittore), “innocenza” (“C’è una vita innocente che vorrebbe fosse sua ma che per lui resta lontana”) e “provocazione”.

Nel pomeriggio poi Di Paolo è stato invece protagonista di un incontro aperto al pubblico tenutosi nella sala conferenze di Palazzo del Commercio che ha aperto – dopo la presentazione curata sempre da Alma Gattinoni – facendo sentire la canzone di Francesco De Gregori “A Pa’” e parlando del “culto laico” per Pasolini.

“Ritorniamo al funerale di Pasolini con l’orazione tenuta da Alberto Moravia che urla disperato: ‘Abbiamo perso un poeta’ ha sottolineato Di Paolo – È la definizione più esatta della sua duttilità artistica: Pasolini ha una visione poetica della esistenza. Lui pensa come un poeta: non c’è nulla in lui di razionale. La sua educazione poetica avviene nell’estate a Casarsa in Friuli. Non c’è opera in cui non ci sia estate come rivelazione della vita vera”. E proprio “estate” è una delle tre parole utilizzate da Di Paolo in questo secondo incontro per raccontare Pasolini insieme a “corpo” e “provocazione” (l’unica usata anche nel dialogo mattutino con i ragazzi).

Alcuni momenti del secondo incontro che si è tenuto alle 18.00 presso la sala conferenze del Palazzo del Commercio

 

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