Salvataggio in Grignetta. La lettera dell’escursionista

Tempo di lettura: 2 minuti
lettera penna

LECCO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera in riferimento all’articolo: In cima alla Grigna senza ramponi, a scendere è un problema: salvata dal Cnsas.

“Volevo festeggiare la festa della donna in modo particolare e ci sono riuscita.
Il mio commento sarcastico può sembrare fuori luogo anche perché la storia poteva non avere un lieto fine.
Purtroppo la visione un po’ romantica della vita esclude praticità risultando superficiale.
A volte si pensa di fare la cosa giusta, nel mio caso chiamare i soccorsi in vetta pur sapendo che delle persone stavano salendo e’ stato un gesto “egoistico” per non dipendere da coloro che sono pratici, navigati ed esperti di montagna (soprattutto attrezzati).
Una frase che mi è stata detta che non scorderò più “in montagna ci si aiuta”.
Questo aneddoto può essere un messaggio universale.
Un monito a quelli come me incoscienti e irrispettosi verso la montagna, un pensiero a coloro che sono stati meno fortunati e una parola di conforto per coloro che sono arrivati tardi e che si sono sentiti “inutili”.
Il mio ringraziamento e’ rivolto non agli enti ma a persone reali e concrete che ho trovato li (uno dei quali volontario del soccorso alpino).
Uomini semplici senza “titoli” ma con delle virtù che si sono presi cura di una persona mettendola in sicurezza.
Il mio ringraziamento va a loro, ai 4 uomini che l’8 marzo si sono trovati a svolgere un azione puramente altruista”.

Lettere Firmata.

[clear-line]