Istituita la Commissione d’inchiesta sull’Aler di Milano

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MILANO – L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, presieduto da Raffaele Cattaneo, ha deliberato all’unanimità l’istituzione della Commissione d’inchiesta sulla situazione economica e finanziaria dell’Aler di Milano, oltre che l’adozione di importanti provvedimenti in tema di rispetto della legalità, trasparenza e prevenzione della corruzione. “L’importante pacchetto di provvedimenti approvato ieri, lunedì, – ha affermato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneova nella direzione di garantire trasparenza e impegno in materia di prevenzione della corruzione . Anche attraverso la nomina dei componenti dell’osservatorio sulla legalità, il Consiglio intende garantire un controllo efficace su questi temi sia per quanto riguarda l’organizzazione interna, sia per il controllo delle azioni che si svolgono all’interno del territorio lombardo”.

Via libera alla Commissione sull’Aler di Milano
L’istituzione della Commissione d’inchiesta sull’Aler di Milano avviene, come previsto dal regolamento del Consiglio (art.52), “entro quindici giorni” dalla presentazione di una richiesta “sottoscritta da almeno un terzo dei componenti del Consiglio regionale”. La delibera precisa che la Commissione sarà composta da un consigliere in rappresentanza di ciascun gruppo consiliare e dovrà terminare i propri lavori “presentando la relazione conclusiva dell’inchiesta al Consiglio regionale” entro 180 giorni dall’insediamento. La Commissione si dovrà occupare della situazione economica e finanziaria dell’Aler, anche in riferimento a società controllate e dei rapporti con la Giunta regionale. Al centro dei lavori dovrà essere la verifica della correttezza e trasparenza della gestione, oltre che l’efficacia dei sistemi di controllo. Secondo la delibera istitutiva la Commissione ha “l’opportunità di proporre al Consiglio regionale eventuali raccomandazioni sull’appropriatezza delle procedure di indirizzo, controllo e vigilanza della Regione”. “Compito ancora più importante -viene precisato- in questo momento in cui si procede alla riforma della legge 27/2009, tema su cui il Consiglio lavorerà nei prossimi giorni”.

Approvato il piano triennale per la prevenzione della corruzione
Il Consiglio regionale si è dotato, con delibera approvata all’unanimità dall’Ufficio di Presidenza, di un piano triennale che stabilisce “azioni e responsabilità nell’ambito dell’attività di prevenzione dei fenomeni di corruzione”. Il piano si propone di monitorare le aree di attività più esposte al rischio. Primo obiettivo è la diffusione della cultura della legalità anche con corsi di formazione finalizzati a conoscere procedure di prevenzione e i doveri derivanti dal codice di comportamento dei dipendenti pubblici. E’ poi prevista la figura di un responsabile per la prevenzione della corruzione con il compito di verificare la rotazione degli incarichi negli uffici “dove è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione”. Questa attività si intreccia con l’altro programma triennale approvato oggi, relativo alla trasparenza e l’integrità del Consiglio regionale.

 

 

I nuovi componenti dell’Osservatorio sulla legalità
L’Ufficio di Presidenza ha, inoltre, nominato i cinque componenti dell’Osservatorio in materia di legalità: saranno i consiglieri regionali Stefano Carugo (NCD), Riccardo De Corato (FDI), Maria Teresa Baldini (Lista Maroni), Giampietro Maccabiani (M5S) e Michele Busi (Patto Civico) che affiancheranno l’Assessore alla Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione Simona Bordonali, il Professor Nando Dalla Chiesa per il mondo universitario, Giulio Maria Massa per le istituzioni scolastiche, Jole Garuti e Francesco Pisa quali rappresentanti delle associazioni che svolgono attività di educazione alla legalità. A questi nominativi si aggiungerà un rappresentante incaricato dalle organizzazioni sindacali. L’Osservatorio si compone in totale di undici membri.