Treni, dal meratese a Colico si protesta per nuovi orari e lavori alla linea

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Il comitato pendolari del meratese lamenta i disagi in vista per i nuovi orari sulle linee

A Colico  la minoranza in comune. preoccupata per la sospensione della linea verso la Valtellina, scrive al sindaco

 

MERATE / COLICO – Da oggi, 12 giugno, entra in vigore l’aggiornamento all’orario ufficiale del Servizio Ferroviario della Lombardia, come comunicato da Trenord.

“Nei mesi estivi, i gestori dell’infrastruttura hanno previsto lo svolgimento di lavori su diverse tratte della rete ferroviaria che imporranno modifiche alla circolazione su alcune linee – fanno sapere dall’azienda di trasporti –  Con il nuovo orario saranno attivati nuovi treni, servizi turistici e sarà rimodulato il servizio su alcune linee con lievi modifiche d’orario. Il periodo di riduzione estiva, anche in concomitanza con le indisponibilità previste dal gestore della rete ferroviaria, inizierà domenica 31 luglio. Da lunedì 29 agosto riprenderà il servizio completo”.

Modifiche, quelle istituite sulle linee, che non soddisfano il Comitato Pendolari del Meratese che spiegato in un comunicato le principali criticità per i viaggiatori (qui il testo completo).

“Anche questa volta, come pessima consuetudine ormai da due anni e mezzo, Regione e Trenord, in barba a leggi e contratti di servizio, modificano l’orario ferroviario senza convocare i tavoli di quadrante. Questa volta senza nemmeno comunicarlo preventivamente ala Conferenza Regionale del TPL” esordisce così il comitato nella nota.

Le linee verso Milano

Sulla Carnate-Milano viene evidenziato che “è stato eliminato un buco nella cadenza semioraria dalle 10.06 alle 11.06 ma resta sempre mancante il treno delle 11.36 da Lecco a Milano Porta Garibaldi, così come continuano a non essere effettuate le corse da Milano Porta Garibaldi a Lecco delle 10.32 e 11.32”.

Per quanto riguarda la Bergamo-Carnate-Milano non sono annunciate modifiche “Continuerà ahinoi ad avere cadenza oraria – scrive il comitato –  i treni eliminati dopo la riapertura del ponte San Michele non sono mai stati ripristinati e le corse ad essere effettuate con treni aventi età media di 45 anni!”

La tratta Seregno-Carnate “resta sospesa” mentre una i treni della linea S7 Milano – Monza – Molteno – Lecco viaggeranno tra Lecco e Monza e non si effettueranno viaggi tra Monza e Milano, sarà necessario cambiare linea a Monza e prendere treni con destinazione Milano Centrale o Garibaldi.  “Il triste destino per tutti noi che frequentiamo il nodo brianzolo” scrive il comitato.

Verso la Valtellina

A preoccupare di più, in chiave anche del turismo, è la sospensione della circolazione ferroviaria tra Colico e Tirano dal 26 giugno al 9 settembre per lavori di ammodernamento e potenziamento infrastrutturale in via delle Olimpiadi 2026.

Lavori che “forse si sarebbero potuti svolgere in modalità frazionata, in maniera tale da non bloccare completamente la circolazione ferroviaria nei due mesi dell’anno di maggior accesso di turisti in Valtellina – rimarca il comitato – La conseguenza di questo blocco sarà la paralisi del traffico veicolare e l’impossibilità dei i cicloturisti ‘green’ di usufruire dei magnifici sentieri valtellinesi”.

La sospensione della circolazione è “una decisione semplicemente assurda, oltre che irresponsabile” dice Più Comunità, lista civica all’opposizione al Comune di Colico che ha fatto sapere di condividere le opinioni già espresse in merito dalla Cgil e dal PD.

“Si stimano ben 120 corse di autobus sostitutivi al giorno e un numero elevato, di tir per il trasporto merci, che non potrà avvenire su rotaia, con inevitabili e pesanti ricadute sul traffico, sull’innalzamento del livello di inquinamento atmosferico, sui costi, e sui
disagi per i pendolari e per i turisti, tanto più che la Valtellina e l’Alto Lago sono zone ampiamente frequentate nel periodo estivo”.

I consiglieri del gruppo civico in una lettera (vedi qui) hanno inviato l’amministrazione comunale di Colico a farsi parte attiva con RFI, Trenord e gli altri soggetti competenti, per rivedere le scelte
fatte:

“Pur comprendendo la necessità di questi interventi – scrivono – resta comunque inaccettabile la scelta di effettuare questi lavori, bloccando totalmente il trasporto ferroviario per 2 mesi e mezzo. Va anche evitato che lo scalo ferroviario di Colico venga utilizzato come unica base logistica per i lavori, peggiorando ulteriormente la situazione attuale, già caratterizzata da attività molto rumorose anche nelle ore notturne con evidente disagio per residenti e turisti”.