Carabinieri forestali a Osnago, Hofmann: “Un interessamento positivo”

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La presidente della Provincia di Lecco commenta l’interessamento dei Carabinieri Forestali per l’immobile confiscato alla mafia a Osnago

“La possibile nuova stazione come ulteriore presidio di sicurezza sul territorio provinciale”

OSNAGO – “Ho appreso con soddisfazione la notizia dell’interessamento da parte del Gruppo Forestale Carabinieri per un edificio a Osnago, confiscato alla camorra, per trasformarlo in una nuova stazione dotata di uffici e alloggi”. E’ il commento della Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann all’indomani della notizia, comunicata dal sindaco di Osnago Paolo Brivio venerdì scorso in Consiglio comunale, del sopralluogo effettuato dai carabinieri forestali all’immobile di via delle Robinie confiscato qualche anno fa alla criminalità organizzata (qui l’articolo).

Il primo cittadino aveva informato i consiglieri dell’interesse mostrato dal corpo dell’Arma per l’appartamento situato in zona Marasche aggiungendo di essere in attesa di decisioni finali in merito al possibile subentro nella struttura.

Una possibilità che viene vista in maniera più che positiva dalla numero uno di Villa Locatelli, che sottolinea: “Questo interessamento conferma la volontà di potenziare l’organizzazione dei Gruppo Forestale in termini di uomini, mezzi, strutture, competenze operative, ispettive, investigative e preventive in materia ambientale, come già ribadito al termine del recente incontro con il Prefetto”.

Sono oltre 1.400 i reati ambientali commessi lo scorso anno in Lombardia, come rendicontato dai carabinieri forestali della Lombardia nei giorni scorsi nel corso di una conferenza stampa tenuta dal comandante della Regione, generale di brigata Simonetta De Guz (qui l’articolo).

Un’attività importante, a cui la possibile nuova stazione brianzola potrebbe contribuire ulteriormente. “La nuova stazione del Gruppo Forestale a Osnago – conclude la Presidente Hofmann – costituirà un nuovo simbolo della legalità e un ulteriore presidio di sicurezza per tutto il territorio meratese, che si affianca a quelli già presenti in città a Lecco, sul lago a Dervio, in Valsassina a Barzio e Margno”.