La Valletta: gli studenti di 3 A del Pointinger in scena con “Se questo è un uomo”

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Gli studenti della 3 A

Teatro e musica insieme in un vibrante riadattamento del celebre romanzo testimonianza di Primo Levi

Lo scorso anno gli stessi studenti erano stati protagonisti dell’apprezzata messa in scena del Piccolo Principe

LA VALLETTA – Li avevamo lasciati dopo il meritato successo raccolto grazie alla messa in scena, con a fianco niente meno della band comasca dei Sulutumana, dell’adattamento teatrale del Piccolo Principe, romanzo capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry. Ora quei ragazzi, cresciuti e maturati, sono diventati gli studenti della 3 A della scuola secondaria di primo grado dell’istituto don Piero Pointinger e sono pronti a stupire e a far riflettere con la messa in scena di “Se questo è un uomo”, il vibrante libro testimonianza scritto da Primo Levi subito dopo l’esperienza di deportazione nei campi di concentramento nazisti.

In scena domenica 26 gennaio

La messa in scena dell’adattamento teatrale del romanzo, effettuato dalla professoressa Claudia Fumagalli, è in programma domenica 26 gennaio alle 16 nel salone don Gaspare della parrocchia di Rovagnate in occasione della Giornata della memoria. “Lo scorso anno avevo già letto in classe insieme ai ragazzi alcuni brani del libro di Levi – racconta la vulcanica professoressa di italiano, storia e geografia –. D’accordo con l’assessore all’Istruzione Paola Panzeri abbiamo allora pensato di proporre, dopo il buon esito della rappresentazione teatrale del Piccolo Principe, uno spettacolo ad hoc in occasione del 27 gennaio, giornata della memoria”.

Teatro e musica insieme

I mesi estivi sono serviti alla docente per lavorare sul copione proposto subito a inizio anno ai ragazzi. Saranno loro a interpretare infatti alcune scene del libro, dando così vita ad alcuni passi celebri del romanzo, come quello in cui si parla dell’ospedale ricavato all’interno del lager. Oltre alle parti recitate, sono previsti dei momenti musicali grazie alla disponibilità fornita dal collega di musica Ivan Rigamonti. Anche in questo caso saranno sempre gli studenti a interpretare, a violino, tastiera, tamburo e flauto alcuni brani appositamente scelti per la rappresentazione. “Rispetto allo spettacolo dello scorso anno, abbiamo ridotto al minimo la scenografia puntando sulla testimonianza che questo libro ci restituisce ancora oggi. Per i ragazzi si tratta di un lavoro complesso e impegnativo che li porta a interrogarsi davvero sul senso dell’esistere e sul concetto di umanità” conclude la professoressa.