Merate, risanamento del lago di Sartirana: l’idrobiologo Negri illustra lo studio

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La questione è stata affrontata lunedì durante la riunione del comitato di gestione del lago di Sartirana

L’assessore Robbiani: “E’ necessario asportare mezzo metro di sedime, ma si sta ragionando ancora intorno a tre ipotesi sullo smaltimento”

 

MERATE – Un aggiornamento sullo studio relativo al risanamento del lago di Sartirana, commissionato dall’amministrazione comunale all’idrobiologo Alberto Negri. Ieri sera, lunedì, il consiglio di gestione della riserva del lago si è riunito per fare il punto della situazione in merito alla ricerca, affidata all’esperto idrobiologo relativa agli interventi da mettere in atto al più presto per salvare il bacino idrico meratese dal rischio ipertrofia.

L’assessore all’ecologia Andrea Robbiani ha ribadito che se si vuole evitare che lo specchio d’acqua si trasformi in palude, è necessario intervenire per rimuovere il sedimento di origine organica che sta impedendo al lago di rigenerarsi da solo. “Negri ha presentato uno stato di avanzamento lavori e l’obiettivo è arrivare alla presentazione completa del progetto tra alcune settimane – ha commentato Robbiani – . Durante l’incontro è stata ribadita la necessità di asportare il sedime in eccesso, ma le modalità di questo smaltimento vanno ancora studiate e organizzate”.

Lunedì sera si è parlato anche del costo di una simile operazione che dovrebbe aggirarsi intorno a 1 o 2 milioni di euro. “Sono cifre ancora spannometriche perché sui costi inciderà anche la modalità con cui verrà effettuato la smaltimento”.

Robbiani ha altresì annunciato l’intenzione di bussare alle porte della Regione per chiedere dei contributi per i lavori di risanamento del lago: “Questo perché i reticoli idrici maggiori, come il lago di Sartirana, sono di competenza della Regione. E’ logico e ragionevole quindi chiedere al Pirellone di contribuire alla spesa. Detto questo, anche il Comune farà la sua parte. Ora la priorità è completare lo studio in tutte le sue parti e capire quali tra le tre opzioni proposte perseguire. E’ chiaro che si sceglierà l’ipotesi migliore tenendo conto del rapporto qualità prezzo”.

Così come evidenziato dopo i carotaggi effettuati alcuni mesi fa, sarà necessario asportare mezzo metro di sedimento nel lago mediante piattaforme galleggianti.