Parco del Curone: afflussi sotto controllo, ora a preoccupare sono le e-bike

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Parco Curone divieto auto

L’analisi effettuata dalle Gev registra un netto calo di auto posteggiate alla Fornace nelle ultime settimane

Zardoni ha posto l’attenzione sull’uso sempre più frequente delle e-bike sui sentieri del Parco del Curone

MONTEVECCHIA – “Direi che ormai il trend appare abbastanza consolidato e vede il nostro Parco meta molto ricercata soprattutto in primavera e in tutto il periodo precedente alla chiusura delle scuole e poi in autunno, in corrispondenza con l’arrivo delle castagne”. Giovanni Zardoni, coordinatore delle Gev, le guardie ecologiche del Parco del Curone, ha aggiornato ieri sera, lunedì, durante la comunità del parco, sulla situazione relativa alla fruizione dell’oasi verde della Brianza. Rispetto all’assalto registrato a maggio, la situazione nelle ultime settimane sembra essersi calmata, complice probabilmente l’allentamento delle misure di restrizione del Covid e la possibilità di raggiungere anche mete più lontane al mare o in montagna.

Ma a preoccupare ora è il fenomeno dell’utilizzo sempre più massiccio delle bici elettriche, mezzi abbastanza pesanti che da una parte rendono più facile per i ciclisti raggiungere anche velocemente le mete in salita, provocando, dall’altra, qualche problema di tenuta dei sentieri e maggiore pericolosità in discesa.

Numeri alla mano, Zardoni ha relazionato sulla situazione registrata nella Valle del Curone, oggetto anche di un’ordinanza per disciplinare l’accesso e la sosta delle auto dei visitatori. “Abbiamo tenuto monitorato il numero delle auto posteggiate nell’area della Fornace. Prima di giugno, avevamo provato a contarne anche più di 200, il 2 giugno erano scese a 150, numero subito crollato a 50 il 7 giugno. Da lì in poi è stata un’ulteriore decrescita: negli ultimi fine settimana non superavano la decina”.

E l’impressione, corroborata anche dall’esperienza degli anni precedenti, è che nei mesi estivi si dovrebbe assistere a una sostanziale calma con i visitatori che torneranno a farsi “sentire” in autunno nel periodo delle castagne.

L’idea, condivisa dagli amministratori del Parco, è di usare questi mesi di tregua per farsi preparare pronti al nuovo assalto. “Ringrazio l’amministrazione comunale de La Valletta Brianza con cui c’è stato modo di confrontarsi sui servizi da predisporre” ha rimarcato Zardoni parlando del servizio di vigilanza e pattugliamento del territorio, ricevendo subito la risposta del sindaco di Merate Massimo Panzeri che ha ribadito la disponibilità di Merate a fornire supporto di personale.

L’assessore all’Ambiente de La Valletta Ambra Biella ha sottolineato come l’amministrazione comunale si sia impegnata su questo fronte prevedendo anche l’assunzione di agenti di Polizia locale temporanei per effettuare i servizi anche nei giorni festivi e ha voluto spronare Olgiate a sottoscrivere la convenzione (portata in Consiglio dell’Unione settimana scorsa ma ritirata stante la mancata condivisione di Olgiate) per la Polizia locale al fine di riuscire a coordinare meglio il servizio nelle aree a confine tra i due Comuni ed evitare accavallamenti tra i servizi.

Un sollecito colto dall’assessore Matteo Fratangeli, rimarcando come dal 1° luglio il comandante olgiatese abbia assunto anche la guida anche del Comune di Brivio. “Anche noi abbiamo registrato meno traffico sulle vie di accesso al Parco nell’ultimo periodo, nulla di paragonabile al periodo precedente e autunnale. Lavoriamo insieme per farci trovare pronti all’appuntamento delle castagne”.