Il Rifugio Giannetti compie 100 anni, anche Lecco in festa

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VAL MASINO – Incastonato in un anfiteatro mozzafiato della Val Masino dove a fargli da sentinelle ci sono il Badile (3308 m), il Cengalo (3367 m), la Punta Sant’Anna (3171 m), il Porcellizzo (3075 m), la Punta Torelli (3137 m), il Rifugio Giannetti (2534m) si appresta a festeggiare il secolo di vita.

100 anni durante i quali moltissimi alpinisti hanno trovato ristoro, molti dei quali dai nomi altisonanti e parecchi di loro lecchesi. Uno su tutti, Riccardo Cassin, che nel lontano 1937 firmò la prima sulla parete Nord-Est del Pizzo Badile, risolvendo uno dei ‘grandi problemi’ delle Alpi (come si usa dire in gergo).

Ma Cassin non fu l’unico, Claudio Corti aprì due vie sempre sul pizzo Badile una delle quali dedicata a Vera Cimini, l’altra aperta sulla Nord Est con Felice Battaglia nell’agosto del 1953, con quest’ultimo tragicamente morto dopo essere stato colpito da un fulmine.

Nel 1965 è la volta del trio composto da Aldino Anghileri, Pino Negri e Casimiro Ferrari che compiono la prima salita invernale dello spigolo Nord del Badile e più recentemente, correva l’anno 1985, Tarcisio Fazzini con Ottavio e Tita Gianola aprono, sempre sul Badile, la via Ringo Star.

Ma la storia della Giannetti è legata a Lecco non solo per le imprese alpinistiche, infatti alla capanna è legata anche la famglia Fiocchi che recentemente ha dato il suo contribuito sostenendo alcuni interventi di risistemazione del rifugio.

Insomma la Giannetti ha mosso e muove passioni, sentimenti e dando grandi soddisfazioni non solo ad affermati alpinisti, ma a tutti coloro che nel corso di un secolo intero sono giunti fin qui, dai Bagni di Masino, per chi percorre il Sentiero Roma, per chi arriva dalla Svizzera, per chi ha affrontato le pareti del Masino. Da 100 anni la Giannetti è un luogo dove la fatica del cammino viene ripagata dall’accoglienza cordiale, da ambienti funzionali, da panorami maestosi.

Il CAI Milano, proprietario di questo e altri tre rifugi posti lungo il Sentiero Roma, festeggia il centenario Gianetti con una serie di iniziative che intendono portare tanti appassionati di montagna il Val Masino e ai 2534 metri del rifugio. Ad accoglierli, una struttura in grado di ospitare nei mesi estivi circa 80 persone e gestito da sempre dai Fiorelli, famiglia di guide alpine, di rifugisti, di sportivi, che si sono succeduti per generazioni nell’ospitare gli appassionati di montagna.

I festeggiamenti avranno inizio la sera di sabato 29 ai Bagni di Masino, dove presso l’accogliente Relais Terme verranno presentati degli avvincenti audiovisivi e quindi messo in scena, a ingresso libero e gratuito, lo spettacolo teatrale “(S)legati” . Lo spettacolo ripercorre le vicende degli alpinisti Simpson e Yates raccontate nel libro “La morte sospesa”. I festeggiamenti riprenderanno poi “in quota” domenica 30, presso il rifugio Gianetti: celebrazioni , musica, intrattenimenti, ospitalità speciale e omaggi per chi salirà a piedi dal sentiero che parte dai Bagni di Masino.

Il rifugio, nato dal generoso lascito e dalla passione per la montagna del milanese Luigi Gianetti arriva a questo appuntamento con la storia dopo aver vissuto momenti epici e momenti tristi, dopo essere stato punto di partenza e di arrivo di grandi imprese alpinistiche, situato com’è al centro di un anfiteatro naturale che ha pochi eguali.

Il rifugio venne inaugurato nel 1913 accanto alla piccola Capanna Badile, che risultava insufficiente ad accogliere gli alpinisti attratti dal fascino delle pareti di granito delle montagne circostanti. Tra queste ricordiamo di nuovo il Badile (3308 m), il Cengalo (3367 m), la Punta Sant’Anna (3171 m), il Porcellizzo (3075 m), la Punta Torelli (3137 m), cime che sono entrate nella storia dell’alpinismo, capaci di trasmettere tutta l’emozione dell’alta montagna. Incendiato dai fascisti nel 1944, ricostruito e riaperto nel 1948, successivamente ancora ampliato e ristrutturato, oggi il rifugio è in grado di ospitare quasi un centinaio di persone, dove spesso la maggioranza è rappresentata da escursionisti e alpinisti stranieri, attratti dalla grandiosità dei luoghi e dalla stessa fama del rifugio.

Per informazioni: Rifugio Gianetti, Piacco – Giacomo Fiorelli – Tel 0342 645161 – Commissione Comunicazione CAI Milano -Gabriele Zerbi – Tel 3336783847