Intervista a Elena Cosmo, la nuova rifugista dell’Elisa

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Mauro Balatti ex gestore del rifugio Elisa consegna le chiavi del rifugio alla nuova “capanat” Elena Cosmo

MANDELLO – Sarà una donna a gestire il rifugio Elisa sul versante Occidentale del Grignone. Non una novità sui monti lecchesi, dove sempre più donne, da diversi anni, hanno scelto il duro lavoro del “capanatt”. La prima ad “aprire la strada” è stata Serena Sironi oggi al rifugio Griera sopra Pagnona, poi è stata la volta di Anna Bortoletto al rifugio Grassi, quindi Elisa Cielok alla quale è stato affidato il rifugio Falck. Da oggi si aggiunge quarta donna: Elena Cosmo, 37 anni, classe 1980, nativa di Desio e da circa 6 anni residente a Pasturo, in Valsassina.

L’abbiamo incontrata per capire cosa l’ha spinta a scegliere questa strada.
“Nasce tutto dalla passione per la montagna, che a sua volta è nata da un’esperienza lungo il Cammino di Santiago – spiega una sorridente Elena – Era il 2010 e da allora non ho più smesso di camminare. Ho iniziato ad andare in montagna con amici ed nata una passione”.

Passione che ora diventa un lavoro… “A dire il vero ho già avuto diverse esperienze. Ho iniziato nel 2012 in un rifugio della val Formazza che aveva cambiato gestione. Ci sono rimasta solo 15 giorni, ma è stato sufficiente per capire che quella vita mi piaceva. Così ho fatto una stagione invernale a Claviere, in Val di Susa e subito dopo ho cercato un posto per la stagione estiva… Ho cominciato cosi. Poi sono seguite le esperienze nei rifugi lecchesi: Brioschi, Rosalba e Sassi Castelli ad Artavaggio”.

E il rapporto con la Valsassina? “Inevitabile direi. Per me che sono di Desio ma come per i milanesi Grigne e Resegone sono le nostre montagne. Il mio primo giro è stato proprio in vetta al Resegone, poi ho scoperto la Valsassina. Luoghi che mi sono piaciuti cosi tanto da decidere di trasferirmi”.

Situato a 1515 metri, ai piedi del Sasso Cavallo e del Sasso dei Carbonari, il piccolo rifugio Elisa di proprietà del Cai Grigne di Mandello del Lario dista, come indicato dai segnavia, 3 ore di cammino dalla frazione mandellese di Rongio. Un rifugio isolato, ubicato lontano dai sentieri “classici”, insomma un rifugio dal quale non ci si passa… non ti intimorisce questa avventura?

“No, in alcun modo. Amo e apprezzo i luoghi e le mete remote, preferendole a quelle più turistiche e affollate. Se da un lato è un bene che la montagna sia sempre più frequentata dall’altro lato, per il carattere che ho, preferisco i posti meno battuti e più tranquilli. Quindi posso dire di essere tranquilla e se ci saranno problemi o difficoltà le affronterò a tempo debito”.

Riavvolgendo il nastro, prima di questo grande amore per la montagna cosa facevi? “Sono figlia di musicisti ed anche io ho intrapreso questa strada. Mi sono diplomata al conservatorio e per alcuni anni ho insegnato a scuola. Poi c’è stata una pausa di 2 anni durante i quali ho abbandonato il mio violino. Dopodiché, mi sono detta: perché non provare a coniugare montagna e musica? Così nel 2016 è nato il progetto ‘Armonie tra Cielo e Terra’ . E’ stata una bella esperienza, siamo riusciti a portare un po’ di musica, senza esagerare, in 8 rifugi con altrettanti concerti. Poi ho detto: basta. L’organizzazione richiedeva molto tempo così ho preferito fare qualche concerto ma senza organizzare una rassegna vera e propria”.

Quindi sentiremo dolci note anche al rifugio Elisa? “Adesso è ancora presto per dire cosa potrò e riuscirò a fare, ma qualcosa cercherò di organizzare. Da sabato ho iniziato a tenere aperto il rifugio, non possiamo definirla un’apertura inaugurale perché ci sono ancora un po’ di lavori da fare, per quella ci vorrà ancora qualche settimana. Quel che è certo, è che quassù con me ci sarà anche il mio violino”.

Un contratto di un anno, quello sottoscritto da Elena con il Cai Mandello, che si dice contenta per questa opportunità: “Inizialmente non ci speravo sul fatto che avrebbero scelto me. E’ andata bene e quello che posso dire è che da parte mia ci sarà tutto l’impegno e la passione di sempre. Inizio con tanto entusiasmo e tanta voglia di fare. Colgo l’occasione per ringraziare l’ex gestore Mauro Balatti che mi sta aiutando molto, per me è un punto di riferimento e il sapere di poter contare su di lui mi fa stare tranquilla”.