Al via Monti Sorgenti, Emilio Aldeghi: “La forza della rassegna è la squadra”

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In queste dodici edizioni la manifestazione ha varcato i confini della provincia e della regione

“Fin dall’inizio ci siamo posti obiettivi di crescita: ogni anno cerchiamo di inserire elementi nuovi per essere sempre più interessanti”

LECCO – Una rassegna che è cresciuta molto in quantità, ma soprattutto qualità. Monti Sorgenti, organizzata da Cai Lecco, Ragni e Fondazione Cassin, in queste dodici edizioni è riuscita a farsi apprezzare per la sua visione della montagna a 360 gradi. Dietro questo importante sforzo organizzativo c’è il volto del coordinatore Emilio Aldeghi (presidente del Cai Lombardia) a rappresentare la squadra di volontari che si impegna praticamente tutto l’anno per confezionare un programma all’altezza dei palati più fini.

“Se oggi siamo all’inizio della 12^ edizione di Monti Sorgenti è perché, fin da subito, ci siamo posti obiettivi di crescita: ogni anno cerchiamo di inserire elementi nuovi che ci diano la possibilità di essere visibili anche fuori dalla nostra città e dalla nostra provincia. Sin da quando è nata, abbiamo pensato a una manifestazione che collegasse la montagna con altre forme d’arte trovando di volta in volta un particolare raccordo. Si spazia dal teatro, ai film, agli incontri con i personaggi, alla musica, sempre con il fil rouge della montagna; del resto le tre associazioni che la organizzano (Cai Lecco, Ragni della Grignetta e Fondazione Cassin) dicono tanto di questo rapporto”.

Una rassegna che, in questi anni, ha permesso agli organizzatori di “aprire nuove vie”: “Mi viene in mente il teatro, una proposta nata in una delle edizioni passate con lo spettacolo sull’Eiger che ha avuto un risultato clamoroso sia in termine di bellezza che di riscontro, tanto che lo spettacolo è stato portato in tantissimi altri luoghi oltre Lecco. E’ stata un’esperienza talmente positiva che anche in questa edizione, insieme all’associazione culturale ‘Lo stato dell’arte‘ e Alberto Bonacina, abbiamo pensato a un nuovo teatro che legasse con la montagna e proprio dal Cai Lecco è nata l’idea di concentrarsi sulla figura di Antonia Pozzi“.

Il programma è talmente variegato che è impossibile citare un appuntamento piuttosto che un altro, ma sicuramente l’organizzazione ha pensato anche a momenti di riflessione su temi d’attualità: “Attraverso una mostra a cura del Servizio Glaciologico Lombardo tratteremo il tema della scomparsa dei ghiacciai. Tra l’altro i visitatori potranno conoscere uno spazio nuovo della nostra città: la sala espositiva ‘Le Cose’ in via Corti 12 a Pescarenico. Una mostra molto bella che ci permetterà di toccare con mano la questione del cambiamento climatico in relazione allo scioglimento dei ghiacciai”.

Monti Sorgenti è anche una rassegna pronta a mettersi in gioco e affrontare i problemi, tanto che ha deciso di dedicare una giornata agli amanti delle mountain bike: “Con questa iniziativa vogliamo sposare un concetto condiviso anche dal Cai: la montagna deve essere frequentata da tutti. Porre dei limiti alla frequentazione credo sia sbagliato, allo stesso tempo, però, servono delle modalità giuste: siamo convinti che la bicicletta debba tranquillamente andare in montagna senza però creare situazioni di pericolo con la frequentazione degli escursionisti. Probabilmente bisognerà ‘inventare’ degli spazi appositi per le bici o creare delle regole, vietarle non è sicuramente la strada giusta”.

Dodici anni non sono affatto pochi: “Se mi guardo indietro mi viene in mente quando, a un tavolo del rifugio Stoppani, si era pensato di fare una manifestazione di due giorni. Poi ci siamo accorti che le idee erano tante, le abbiamo sviluppate ed eccoci qui. All’inizio non è stato semplice, ci è voluto tempo per trovare i giusti meccanismi di una macchina organizzativa decisamente complessa che deve girare alla perfezione”.

Monti Sorgenti è un lavoro di gruppo e un dialogo a più voci, ma Emilio Aldeghi è il punto di riferimento: “E’ vero che sin dall’inizio mi sono preso l’onere di guidare l’organizzazione, ma evidentemente se non avessi tanti collaboratori nulla di tutto quello che si fa sarebbe possibile. Ognuno di noi ha il proprio compito, io cerco di coordinare tutto, ma la forza di Monti Sorgenti è la squadra“.

Quali sono le potenzialità di questa rassegna? “Mi sto accorgendo che sempre più persone al di fuori della provincia e della regione conoscono Monti Sorgenti. La continuità nel tempo ha dato alla nostra manifestazione una certa notorietà e, soprattutto, una sua credibilità. Speriamo di continuare su questa strada e riuscire a dare sempre maggior valore all’evento. Ovviamente c’è sempre bisogno di nuovi collaboratori, perciò se qualcuno ha voglia di dare il proprio contributo (sia persone singole che associazioni) noi siamo aperti”.

Monti Sorgenti è diventato un segno distintivo della città (l’organizzazione sta già pensando al 2024 quando cadrà il 150° anniversario del Cai Lecco), una bella anteprima c’è già stata con la presentazione della mostra “Xtremes: North Groenlandia – Isola di Baffin – South Patagonia”, dal 6 maggio occhi puntati sul fitto programma (tutti gli eventi sono gratuiti). Info: www.montisorgenti.it.

QUI IL PROGRAMMA COMPLETO DI MONTI SORGENTI 2023