Anticendio Boschivo: 40 anni e il sogno della pista tagliafuoco da completare

Tempo di lettura: 4 minuti

Il Gruppo dell’Antincendio Boschivo Alpini Monte Medale festeggia 40 anni di fondazione

In municipio l’omaggio del Comune di Lecco ai volontari

LECCO – Il Gruppo dell’Antincendio Boschivo Alpini Monte Medale compie 40 anni: era il 1980 quando un gruppo di 12 alpini volenterosi decisero di dare vita a questa realtà che veglia sulla sicurezza dei boschi della fascia montana della città di Lecco.

“Una ricorrenza importante che, pur nel difficile periodo che stiamo vivendo, non vogliamo che passi sotto traccia” ha sottolineato il sindaco Virginio Brivio aprendo con l’assessore Simona Piazza la conferenza stampa in municipio sul 40esimo compleanno del gruppo.

Molto è cambiato rispetto agli esordi, ha raccontato il caposquadra Mario Fusi, “era un’armata Brancaleone agli inizi, non c’erano regole precise, oggi è tutto diverso, c’è un coordinamento migliore attraverso la Comunità Montana e i Vigili del Fuoco. Oggi la squadra è composta da 32 persone, di cui due segretari, non è un numero da poco: vuol dire avere 25 uomini operativi sul fronte dello spegnimento degli incendi e altri sui lavori utili al gruppo”.

Un gruppo che può contare anche sui sei giovani insieme all’esperienza dei più anziani, alcuni tra gli stessi fondatori. “Purtroppo – ha sottolineato Fusi – l’ingresso di nuovi ragazzi è reso più difficile dal regolamento regionale, che impone prima il superamento del corso di Protezione Civile e poi quello di Antincendio, anche se poi i percorsi restano separati. Bisogna scegliere se stare in un gruppo o nell’altro, quando invece entrambe le competenze potrebbero essere utili in diversi momenti. Per esempio, durante l’emergenza Coronavirus avremmo voluto dare anche noi il nostro aiuto alla comunità, ma non ci è stato possibile per vie delle regole”.

La pista tagliafuoco da completare

Per fortuna, non ci sono sempre incendi da spegnere, anzi, il grosso dell’attività è quella di prevenzione, quindi lavori di pulitura del bosco e del vallo paramassi, oltre che di manutenzione della pista tagliafuoco tra via Montebello e via Paradiso che, ha ricordato il sindaco Brivio, resta ancora da completare.

“Una strada a servizio di quella zona rossa che dal quartiere di Castello arriva a Rancio, che avrà una sua grande utilità se sistemata per consentire ai mezzi antincendio di avvicinarsi a zone oggi non raggiungibili. Quando si parla di interventi da fare a Lecco, mi rivolgo ai candidati sindaci – ha proseguito Brivio – bisogna ricordarsi che non c’è solo il lungolago ma anche il presidio dei nostri boschi, della fascia alpina che presenta situazioni di fragilità. Questa pista deve essere un obiettivo collettivo”.

Uno scambio di targhe

Il Gruppo Antincendio ha voluto omaggiare il sindaco Brivio con una targa in legno, lo stesso ha fatto il primo cittadino insieme all’assessore Simona Piazza consegnando per conto dell’amministrazione comunale un riconoscimento formale al gruppo.

Una storia lunga 40 anni quella dell’Antincendio degli Alpini e che continua grazie soprattutto al sostegno di alcuni (pochi) sostenitori pubblici come Acel Service e contributi di cittadini privati. “Senza di loro, rischieremmo di chiudere dall’oggi al domani” ha sottolineato con amarezza il caposquadra Fusi.

“E’ un grazie doveroso che vi rivolgiamo – è intervenuta l’assessore Piazza per quello che fate per la città e per come lo fate, mettendovi al servizio della comunità affrontando anche situazioni di pericolo”.