Un’esplorazione tra borghi secolari, sentieri immersi nel verde e panorami mozzafiato
Un gruppo di 16 soci e amici del Cai Strada Storta, uniti dalla passione per l’avventura e la voglia di vivere emozioni intense
TOSCANA – L’afa e le alte temperature non hanno fermato le attività sociali estive del Cai Strada Storta. Dopo aver archiviato con successo il raduno “Pino Negri” ai Piani d’Erna, il direttivo ha proposto ai propri soci un’escursione in un ambiente alpino diverso da quello abituale: non a nord, come spesso accade, ma leggermente più a sud, in uno scenario affascinante e caratteristico, quello delle Alpi Apuane. Questa catena montuosa, situata nel nord-ovest della Toscana, è parte del Parco Naturale Regionale delle Alpi Apuane e, dal 2012, rientra nella rete dei Geoparchi riconosciuti e tutelati dall’Unesco.
Sabato 28 e domenica 29 giugno, un gruppo di 16 soci e amici del Cai Strada Storta, composto da persone di età ed esperienza diverse ma unite dalla voglia di vivere forti emozioni, esplorare nuovi ambienti alpini e incontrare appassionati di montagna al di fuori del proprio territorio, si è messo in viaggio verso le Alpi Apuane.
Dopo aver attraversato il passo della Cisa, nell’Appennino tosco-emiliano, il gruppo ha raggiunto Pietrasanta (LU) e, una volta arrivato al livello del mare, ha proseguito con quattro auto lungo la strada statale in direzione di Stazzema, l’unico comune della Versilia interamente montano. Da lì si è giunti al borgo di Pruno (470 m), adagiato ai piedi della Pania della Croce, punto di partenza del sentiero CAI n. 122. È da questo tracciato che, sabato 28 giugno alle ore 13, la comitiva ha iniziato la sua avventura alla scoperta delle Apuane meridionali.
Dopo le numerose ore trascorse in auto a causa del traffico intenso, il gruppo ha inizialmente approfittato di una pausa per sgranchirsi le gambe visitando il pittoresco borgo arroccato di Pruno. Una breve sosta per rifocillarsi ha preceduto la partenza dell’escursione, affrontata con determinazione nonostante il caldo soffocante e l’elevata umidità.
La salita è iniziata dalle scalinate che conducono a un antico lavatoio, dando il via a un percorso immerso in boschi di castagni, tra alpeggi e antiche mulattiere che costeggiano caratteristiche case in pietra.
Il tracciato, inizialmente ripido, ha condotto il gruppo fino al passo dell’Alpino (1.080 m), dove, stanchi, accaldati e assetati, hanno potuto godere di un panorama suggestivo: le cave del Corchia, i paesi di Levigliani e Terrinca, e, in lontananza, l’infinita distesa del Mar Tirreno che bagna la costa della Versilia.
Dal passo dell’Alpino mancava solo l’ultimo tratto di salita, circa 20 minuti lungo un sentiero stretto, erboso e completamente esposto al sole. La fatica era però ampiamente ripagata da una vista mozzafiato sulla “regina delle Apuane”, la Pania della Croce, così chiamata per le sue linee eleganti e maestose.
Nel bosco di conifere poco sotto il Rifugio del Freo (1.180 m), ultima meta della giornata, il gruppo ha trovato un po’ di sollievo dal caldo, godendo di un breve ma meritato refrigerio. La giornata si è conclusa con un brindisi al rifugio, accompagnato da una fresca birra. Con il calare della sera, mentre la temperatura scendeva e l’oscurità avvolgeva il paesaggio, il gruppo ha potuto assistere al suggestivo spettacolo delle lucciole.
La mattina seguente, di buon’ora e con passo deciso per evitare la calura del giorno, il gruppo della Strada Storta ha imboccato il sentiero n. 126, diretto verso la vetta della Pania della Croce (1.859 m). Il primo tratto, leggermente in salita, offre già splendidi scorci panoramici sull’intero massiccio della Pania.
Man mano che si procede, l’itinerario si fa via via più ripido, fino a raggiungere un punto panoramico che regala la vista sulla costa tirrenica e, in lontananza, sul golfo di La Spezia.
Avvicinandosi alla vetta, il sentiero diventa più roccioso ed esposto, attraversando una breve cresta che conduce direttamente sulla cima della Pania della Croce, la montagna più alta della Versilia e la quarta per altitudine nelle Alpi Apuane. È però la vetta più elevata del gruppo delle Panie, sulla quale si erge una croce di ferro alta diversi metri.
Questa montagna, tra le poche delle Apuane non ancora intaccate dall’estrazione del marmo, ha offerto agli escursionisti della Strada Storta un meritato momento di sosta, durante il quale hanno potuto ammirare un paesaggio unico: un incontro straordinario tra mare e montagna, con lo sguardo che spazia dagli Appennini alle cime vicine delle Alpi Apuane.
Durante questo weekend, i partecipanti hanno avuto modo di comprendere più a fondo perché le Alpi Apuane siano considerate montagne irripetibili: da un lato per la loro complessa orogenesi, iniziata circa 200 milioni di anni fa; dall’altro per la continua e invasiva estrazione del pregiato marmo bianco, che ne sta lentamente trasformando, e in parte cancellando, il profilo originario.
Come sempre, la Strada Storta è riuscita ad aggregare e motivare un gruppo di soci, spingendoli a scoprire ambienti nuovi, anche lontani dal consueto territorio. Inoltre, questo weekend ha fornito ai consiglieri preziosi spunti per future proposte e iniziative.
Infine, archiviata anche questa escursione, i consiglieri della Strada Storta sono già al lavoro per organizzare le prossime uscite di luglio: la gita di domenica 13 e il weekend alpinistico in programma per il 19 e 20 luglio.