Il 17 gennaio una serata dedicata a Casimiro Ferrari

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Pino Negri, Casimiro Ferrari, Mario Conti in vetta al Cerro Torre (archivio Ragni di Lecco)

LECCO – Una serata dedicata a Casimiro Ferrari, a quasi vent’anni dalla sua morte. Venerdì prossimo, 17 gennaio, alle ore 21 presso la sede Uoei di Lecco (Corso Promessi Sposi 23/N/1) Alberto Benini presenta ‘Casimiro Ferrari, l’ultimo re della Patagonia’.

A quasi vent’anni dalla sua morte la lucida preveggenza di Casimiro Ferrari mostra tutta la sua straordinaria intelligenza dei fatti

La via sull’Alpamayo era già diventata, agli inizi degli anni 2000, una grande classica andina. La via sul Cerro Torre si sta trasformando in una grande classica, dove l’alea delle condizioni della montagna e del tempo  sa ancora far pesare il suo ruolo, ma dove chi è capace di scalare su ghiaccio trova un campo di sfida impreziosito dal nome di Casimiro e dei Ragni. Quattro scalatori tedeschi hanno calcato di nuovo, dopo 46 anni, la cima del Buckland.La via sul Fitz Roy è stata ripercorsa dai Ragni in arrampicata libera, applicando alla Patagonia uno stile che sulle Alpi è diventato regola. I Ragni sono tornati sul Murallon per completare il tentativo che i suoi giovani compagni avevano compiuto sulla est prima che Casimiro li rimettesse bruscamente sulla via del pilastro nord-est. E l’area del Riso Patron si sta dimostrando una dei più fecondi campi per l’alpinismo andino.

“Quanto aveva saputo guardare lontano questo piccolo uomo, nato a Rancio, la patria del Gruppo Ragni? Sprovvisto di particolari doti atletiche, di pochi studi e con un carisma non certo innato, ma che si era costruito un pezzetto alla volta? Con un carattere sovente impossibile, la cui vita presto insidiata dalla malattia era stata una continua lotta, anzitutto con sé stesso? Casimiro era un sognatore. E di persone che ci insegnino, anche in modo brusco e sgradevole, il valore dei sogni, abbiamo bisogno sempre più, per continuare a stare in un mondo che ci piace sempre di meno”.