L’alpinismo di Tarcisio Fazzini rivive con la nuova edizione de ‘La via del Tarci’

Tempo di lettura: 4 minuti

L’omaggio al grande alpinista premanese scomparso nel 1990

Il libro ‘La via del Tarci’ presentato sabato sera da Sport Hub

LECCO – A 30 anni dalla sua scomparsa, la grandezza dell’alpinista premanese Tarcisio Fazzini resta indimenticata e allo stesso tempo fonte di ispirazione per tutti coloro che lo hanno conosciuto, seguito e ammirato. Proprio al ‘genio del granito’ è dedicato il nuovo libro edito da Versante Sud ‘La via del Tarci’, curato da Giuseppe ‘Popi’ Miotti, presentato questa sera, sabato, da Sport Hub.

Tanti gli amici e appassionati di alpinismo che hanno voluto essere present per ricordare il Tarci e il suo alpinismo. Il libro, seconda edizione di quello già uscito vent’anni fa, dieci anni dopo la scomparsa di Fazzini, ripercorre la storia delle sue più grandi vie di arrampicata aperte in un breve ma intenso lasso di tempo. In una veste nuova e ammodernata le pagine svelano i segreti nascosti dietro questi capolavori, che ancora oggi costituiscono un richiamo irresistibile per gli appassionati di alpinismo.

Giuseppe ‘Popi’ Miotti

“Quando la famiglia di Tarcisio mi ha proposto di realizzare questo libro ho subito accettato, mi è sembrata una bellissima idea. Nel titolo ho voluto condensare un pensiero: ho considerato ogni via del Tarci una grande e unica via, quindi “La via del Tarci” mi è sembrato il titolo più ideale. Spero vi piaccia, e ringrazio di cuore tutti coloro che hanno contribuito a questo lavoro”.

A condurre la serata il giornalista Carlo Caccia che ha di volta in volta interpellato amici storici, quali Ottavio Fazzini, Norberto Riva, i fratelli Aurelio e Franco Pomoni, Livio e Sabina Gianola, e personaggi legati a Tarcisio Fazzini, Adriano Selva, Luca Schiera, Rossano Libera: “Il Tarci ci ha lasciato un’eredità alpinistica importante, costruita in 10 anni di scalate all’avanguardia. Le sue vie sul granito della Val Masino sono una vera e propria opera d’arte. Trovo che sia bello essere qui oggi a trent’anni dalla sua scomparsa ricordandolo con questo libro che ripercorre la storia e i momenti più belli della sua impresa alpinistica”.

A destra Luca Schiera e a Sinistra Rossano Libera

Jumar Iscariota (sul Badile), Elettroshock, La spada nella roccia, Delta Minox (Val Masino) sono solo alcuni dei storici itinerari del Tarci ricordati durante la serata dai diversi alpinisti intervenuti. “E’ difficile dire cosa renda queste vie così speciali – ha detto il Ragno Luca Schiera, autore la scorsa estate con Paolo Marazzi della Trilogia del Masino (Elettroshok, La spada nella roccia e Delta Minox) – si tratta di linee particolari, al centro di grandi pareti. Solo a guardarle capisci che hanno qualcosa in più, ti chiamano”.

I fratelli Pomoni

La seconda edizione del libro è stata accolta con emozione dagli amici storici di Tarcisio Fazzini: “Quando è uscita la prima edizione per noi è stato difficilissimo, la perdita del nostro amico bruciava ancora, era una ferita profonda. Con questo libro invece capiamo ancora meglio cosa fosse il Tarci per noi e per l’alpinismo. Quindi grazie per averlo realizzato”.

Ottavio Fazzini e Norberto Riva

Sponsor del volume la Camp di Premana, Camera di Commercio, BCC Valsassina, Cai di Premana, DF Sport Specialist e Ragni di Lecco.

GALLERIA FOTOGRAFICA