Lecco per la montagna: nasce un fondo per la cura e valorizzazione dei sentieri

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Alberto Pirovano, presidente del Cai Lecco, firma il protocollo d'intesa

Accordo tra Comune, Fondazione Comunitaria e Cai Lecco

Creato un fondo da 220 mila euro per la salvaguardia e valorizzazione dei sentieri

LECCO – “Un patrimonio da conservare e valorizzare: vogliamo creare un sistema che sia garanzia per il futuro della rete sentieristica”. Così il vicesindaco Francesco Bonacina ha tenuto a battesimo oggi, venerdì, la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra comune di Lecco, Fondazione comunitaria del Lecchese e Cai Lecco.

Di fatto è stata ufficializzata la nascita di un fondo per la cura, manutenzione e valorizzazione dei sentieri del nostro territorio. Nel fondo convergeranno 150 mila euro dal comune di Lecco e 70 mila euro da Fondazione comunitaria del Lecchese: “Risorse importanti, ma speriamo che questo fondo possa implementarsi – ha proseguito Bonacina -. La cosa più importante, però, è creare un sistema che possa valorizzare il nostro patrimonio sentieristico. Un patrimonio fino a oggi basato sul volontariato ma che ora, per vari motivi, ha bisogno di essere gestito in una maniera diversa che possa garantirne il futuro”.

“A Lecco c’è una tradizione della montagna da aggiornare e in questo filone si inserisce un’attenzione sui sentieri che possono favorire un percorso turistico oltre che ambientale – ha detto il sindaco Virginio Brivio -. Il comune apprezza e si riconosce nella professionalità che il Cai mette in campo. Oggi siamo qui per la costituzione di un fondo che si presta a diventare una piattaforma dove far confluire finanziamenti anche di tipo privato”.

“Questa collaborazione è la nostra forza, bisogna creare alleanze per riuscire a reperire risorse – ha detto Mario Romano Negri, presidente della Fondazione -. In questo progetto c’è anche un aspetto che si sposa con la valorizzazione del volontariato. Un fondo che deve far germogliare altre risorse per autoalimentarsi nel tempo attraverso sinergie”.

Al presidente del Cai Lecco Alberto Pirovano il compito di fare il punto su quanto è stato fatto e quanto c’è ancora da fare. “Si tratta di un lavoro partito due anni fa. A oggi, grazie ai volontari, abbiamo rilevato con una precisione inferiore al metro una rete di 270 chilometri di sentieri nel comune di Lecco – ha spiegato -. I dati sono stati rielaborati e resi fruibili per diverse tecnologie, questa rete è già presente negli archivi di regione Lombardia”.

Durante i rilievi, al di là di quanto richiesto dalla normativa regionale, sono stati acquisiti una serie di ulteriori dati e fotografie: “L’obiettivo è quello di dare gli strumenti per conoscere il nostro territorio in modo più accessibile e semplice anche per i giovani. L’intento è quello di fornire una serie di informazioni, a partire dai mezzi pubblici da utilizzare fino alle sorgenti o agli alberi monumentali che si trovano lungo il percorso”.

Tanti i progetti in programma, come una App per la segnalazione di problemi sui sentieri in modo che si possa intervenire in maniera tempestiva: “Per quanto fatto fino a oggi dobbiamo ringraziare tutti i volontari che si sono impegnati – ha continuato Pirovano – ma adesso abbiamo bisogno di persone che ci lavorino in maniera costante”.

Il prossimo passo è l’installazione della nuova cartellonistica: “1200 cartelli che rispettino la norma nazionale e regionale e che possano servire anche agli escursionisti che vengono da fuori e non conoscono le nostre zone. Cartelli in alluminio, incisi, che riportino le tappe intermedie. Anche le tempistiche sono state calcolate attraverso un software svizzero che si basa su parametri geografici precisi dando un tempo di percorrenza oggettivo”.

Saranno coinvolte anche le cooperative sociali della città che potrebbero fornire figure professionali da inserire in questo sistema, persone che magari hanno perso il lavoro e che potrebbero trovare un’occasione di reintegro in un’ottica che sia strutturale e garantisca nel tempo la salvaguardia e la valorizzazione di questa rete: “Di certo è una bella sfida”.