Piani d’Erna verso un nuovo futuro: “Valorizzare le eccellenze e favorire l’accessibilità”

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Benvenuti ai Piani d'Erna
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Dopo lungolago e Piccola, l’amministrazione guarda alla montagna

L’assessore Giovanni Cattaneo: “Il progetto che nascerà sarà il frutto di un percorso condiviso con tutta la città”

LECCO – Lungolago, Piccola e Piani d’Erna: sono le tre grandi piattaforme su cui sta lavorando la nuova amministrazione Gattinoni. Progetti ambiziosi, inevitabilmente decisivi per lo sviluppo futuro di una Lecco che pare decisa (e pronta) a cambiare pelle guardando in maniera convinta a uno sviluppo turistico (tanto agognato) che, oltre a valorizzare il territorio, possa offrire un’importante opportunità economica e sociale.

Erna, vecchio borgo e rifugio Marchett

Proprio pochi giorni fa il sindaco Mauro Gattinoni ha convocato una conferenza stampa per presentare alcuni dei punti fermi che sono stati messi in questi primi sei mesi di mandato. Se per quanto riguarda il lungolago e la Piccola (almeno per la fase 1 di riqualificazione) la strada è ormai tracciata, per quanto riguarda il rilancio dei Piani d’Erna (e di tutta la fascia di media montagna che li circonda) la partita è tutta da giocare. Quel che è certo è che il comune non lo farà da solo…

Giovanni Cattaneo, assessore all’attrattiva territoriale

“Al di là di una serie di idee che possiamo aver sviluppato come amministrazione, la fase che si sta aprendo la vogliamo gestire assieme alla città creando un tempo di ascolto e confronto con tutte le realtà che già ruotano intorno a Erna e  con le nuove realtà che potrebbero essere interessate – spiega Giovanni Cattaneo, assessore all’attrattività territoriale che si occupa anche dello sviluppo lago-montagna -. A partire dall’estate organizzeremo dei momenti di confronto pubblici finalizzati alla raccolta di idee, suggerimenti e proposte. Teniamo molto a questa fase perché siamo convinti che alcune soluzioni debbano emergere da chi il territorio lo conosce e lo frequenta: associazioni della montagna e non, operatori economici, ristoratori, il comparto del trasporto e nuove realtà. L’idea è quella di riservare attenzione anche al mondo del terzo settore, associazioni culturali e cooperative che operano in ambito turistico e sociale (accompagnamento anziani e persone fragili, solo per fare un esempio) che già si rivolgono a spazi aperti”.

Bocca d’Erna da cui partono una serie di percorsi

Dopo una fase di ascolto pensata e condivisa, il modello sarebbe quello del concorso Waterfront che ha portato allo sviluppo del progetto per il nuovo lungolago: “Dobbiamo tenere conto che Erna è sinonimo di uno spazio trasversale alla città, è un vero e proprio mondo che ha tanti punti di contatto con la città. Vogliamo provare a coinvolgere anche professionisti, progettisti, architetti, enti e federazioni sportive che rappresentano le attività outdoor. Un percorso che, per la fine dell’anno, porterà allo sviluppo di un concorso di progetti sul modello Waterfront. Erna è un’area molto importante che va messa sotto la lente d’ingrandimento per capire insieme cosa si può fare. E’ chiaro che serviranno risorse: in parte saranno del comune, in parte contiamo di reperirle attraverso bandi e anche Regione Lombardia, grazie al sottosegretario Antonio Rossi che ha già dimostrato attenzione ai temi del territorio, potrà giocare un ruolo importante”.

Partenza funivia per i Piani d’Erna

Difficile, in questa fase, tracciare il nuovo volto dei Piani d’Erna e di tutta la fascia collinare circostante, ma chiari sono i confini entro cui ci si muoverà: “Eccellenza e accessibilità, sono queste le due parole chiave – ha detto l’assessore Cattaneo -. Il tema dell’eccellenza dell’outdoor sarà fondamentale: valorizzare le eccellenze di quella parte del territorio. Dentro ci metto tutto: sport, attività all’aria aperta, esperienze didattiche… C’è chi in montagna si allena, chi fa trekking, chi arrampica, ma c’è anche chi in montagna cerca esperienze di qualità con la famiglia, con gli amici oppure con la scuola. Riscoprire l’energia della montagna a 360°. Il tema delle eccellenze, inevitabilmente, si declina poi in una proposta gastronomica e ricettiva di qualità che sappia valorizzare i prodotti e le peculiarità locali. Non meno importante sarà il tema dell’accessibilità per progettare un luogo che, in maniera ragionata, possa accogliere tutti, a partire da anziani e disabili. L’obiettivo è dare la possibilità alla gente di fruire di questa parte di territorio in maniera maggiore rispetto a quello che avviene ora”.

La stazione di arrivo della funivia

Una volta condivisa la direzione si potrà cominciare il cammino: “Come per lungolago e Piccola, lo sviluppo di Erna significa riqualificazione e valorizzazione. Erna dovrà essere facilmente raggiungibile anche attraverso i trasporti pubblici e la sua crescita, inevitabilmente, dovrà contemplare anche la crescita del servizio della funivia in termini di fasce orarie e frequenza. Qualcosina, sul fronte eventi, potremo già vedere dalla prossima estate: tra qualche settimana presenteremo una serie di week-end dedicati a tutta la fascia di media montagna e al sentiero Rotary”.

Croce Pizzo d’Erna