Ragni di Lecco, consegnati i maglioni rossi ai nuovi soci

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Il presidente dei Ragni di Lecco Luca Schiera con i quattro nuovi soci del sodalizio. Maglione rosso, come socio onorario, anche a Mario Burini

Anna Aldé, Simone Manzi, Giacomo Regallo e Marco Zanchetta hanno ricevuto il maglione rosso nel fine settimana

Mario Burini, protagonista della scena alpinistica degli anni 60 e 70, nominato socio onorario

LECCO – I nuovi membri dei Ragni di Lecco Anna Aldé, Simone Manzi, Giacomo Regallo, Marco Zanchetta hanno ricevuto nel fine settimana presso il rifugio Porta ai Resinelli il mitico maglione rosso. “Gli diamo il benvenuto e anche a loro ricordiamo l’onore e l’onere che quel maglione rappresenta, un simbolo che affonda le radici nel passato ma che guarda al futuro” scrive il gruppo sulla pagina facebook.

A vestire come soci ordinari il Maglione Rosso, simbolo del sodalizio, sono la ventenne lecchese Anna Aldé, il trentenne chiavennasco Simone Manzi, il trentunenne Giacomo Regallo, originario della Brianza e oggi residente in Valtellina, e il ventisettenne varesino Marco Zanchetta, da poco trasferitosi in Val di Mello.

Ai quattro giovani scalatori si aggiunge Mario Burini di Calolziocorte, classe 1936, ammesso nel sodalizio con la qualifica di socio onorario.

“Mi complimento e do il benvenuto a tutti i cinque nuovi Ragni – commenta il presidente del sodalizio Luca Schiera – I quattro giovani scalatori che oggi vestono il Maglione Rosso sono amici con cui molti di noi hanno già avuto modo di condividere bei momenti di scalata e di cui abbiamo potuto conoscere il carattere e le potenzialità. Sono sicuro che l’entrata nel gruppo potrà essere per loro l’opportunità per guardare verso nuovi orizzonti e realizzare tanti sogni e obiettivi e che la loro presenza potrà essere un contributo prezioso. Un pensiero particolare lo voglio dedicare al grande Mario Burini: siamo onorati di averlo con noi. La sua presenza rafforzerà ulteriormente quel trasferimento di esperienze e quel legame fra le generazioni che è da sempre la forza dei Ragni e rappresenta una risorsa e un patrimonio per tutto l’ambiente alpinistico del nostro territorio”.