Il video racconto di Mandelli (OSA), nel primo incontro Uni3 a Valmadrera

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L’alpinismo è il tema del primo incontro a Valmadrera dedicato ai non più giovani

Proiettato il filmato di Gian Maria Mandelli, alpinista del gruppo Osa Valmadrera

VALMADRERA – Mercoledì 15 gennaio presso il Centro culturale Fatebenefratelli si è svolto il primo dei nove incontri di UNI 3 rivolto a tutti i cittadini e in particolare alla fascia delle persone della terza età.

Dopo il saluto del sindaco Antonio Rusconi seguito dalla presentazione dell’assessore Rita Bosisio, Gianni Magistris ha introdotto il filmato dell’amico Gian Maria Mandelli dal titolo “Figlio di un alpinismo minore”.

Fin da adolescente come membro del gruppo OSA ha iniziato a prendere confidenza con le arrampicate sulle pareti delle montagne attorno a Valmadrera; ha partecipato attivamente alla vita sociale dell’OSA e del CAI fino a diventare Istruttore Nazionale e direttore della Scuola Centrale di Alpinismo del CAI.

Nel 1988 , con altri sei compagni, ha guidato la spedizione alpinistica organizzata dalla sezione CAI di Valmadrera nell’Himalaya del GARWAL, il cui obiettivo era l’inviolata parete sud del Kedarnath Peak di 6940 metri. La nuova via aperta dagli alpinisti valmadreresi è stata dedicata alla nostra città e si chiama infatti “Valmadrera 88”.

Per l’importante attività alpinistica svolta e che tuttora svolge, Mandelli viene ammesso al prestigioso Clab Alpino Accademico Italiano, gruppo che accoglie l’elite dell’alpinismo nazionale.

Le numerose persone presenti hanno assistito alla visione di un bellissimo filmato in cui Mandelli non solo ha raccontato le sue molte e importanti imprese alpinistiche ma ha anche trasmesso il significato della passione per la montagna, il profondo sentimento dell’amicizia verso le persone con cui ha condiviso grandi emozioni, la continua disponibilità a trasmettere alle nuove generazioni il suo sapere e le tecniche alpinistiche e la semplicità di un uomo che, pur avendo raggiunto grandi obiettivi, non si è montato la testa ed ha mantenuto solido il legame con il suo paese d’origine, con la sua famiglia tant’è che il film si chiude proprio con la commovente dedica alla sua compagna di vita che da quarant’anni gli è vicina.