Rifiuti nel bivacco del Marisa Consigliere sul Cornizzolo: “Incivili”

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La denuncia della Società Escursionisti Civatesi

“I rifiuti si riportano a valle. Siamo preoccupati per il fine settimana”

CIVATE – “Il Monte Cornizzolo così come il resto delle montagne lecchesi lo scorso
fine settimana è stato preso d’assalto da un’orda barbarica che incurante della buona educazione e del rispetto per l’ambiente ha deturpato il territorio”. Lo ha denunciato la Società Escursionisti Civatesi che, in vista del fine settimana, lancia un nuovo appello a tutti gli escursionisti che hanno in programma di frequentare il Cornizzolo e le montagne limitrofe.

“Oggi è il 5 giugno, il 46esimo anniversario del World Environment Day, la
Giornata Mondiale per l’Ambiente. Lo scopo dell’istituzione della Giornata Mondiale dell’Ambiente è quello di ricordare la prima Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente che si tenne a Stoccolma dal 5 al 16 giugno del 1972, durante la quale fu stilata la Dichiarazione di Stoccolma, basata su 26 principi sui diritti
e le responsabilità dell’uomo in relazione all’ambiente. Responsabilità che purtroppo troppo spesso vengono dimenticate dall’uomo. Per questo motivo proprio oggi la Società Escursionisti Civatesi ha deciso di denunciare l’ennesimo atto di inciviltà compiuto nel fine settimana tra sabato 30 Maggio e martedì 2 Giugno”.

“Una delle prime regole della montagna, scritta o meno, è decisamente semplice da rispettare: “I rifiuti si portano a valle” – ricordano dalla Sec –  Nonostante i cartelli, ben visibili posti presso il rifugio, in cui si invitano le persone a portare a valle i propri rifiuti, mercoledì mattina all’interno del bivacco e sparsi all’esterno del rifugio Marisa Consigliere sono stati rinvenuti enormi quantitativi di pattume. Il Monte Cornizzolo così come il resto delle montagne lecchesi lo scorso fine settimana è stato preso d’assalto da un’orda barbarica che incurante della buona educazione e del rispetto per l’ambiente ha deturpato il territorio”.

“Queste persone che durante il lockdown hanno rimarcato fortemente il loro diritto ad andare in montagna si sono poi dimenticate delle responsabilità dell’uomo nei confronti dell’ambiente. Si avvicina un nuovo fine settimana e la preoccupazione da parte di tutti noi è molta” hanno concluso.