Il Cai Milano e Alex Torricini ricordano Claudio Ghezzi a tre mesi dalla morte

Tempo di lettura: 2 minuti
Claudio Ghezzi
Claudio Ghezzi

Domenica 11 settembre alle ore 11 la breve cerimonia con l’inaugurazione di una targa all’interno del rifugio

“Saliva lassù tutti i giorni, con qualsiasi condizione meteo. Per alpinisti ed escursionisti era una certezza rassicurante”

MISSAGLIA – Era il 12 giugno 2022 quando Claudio Ghezzi, alpinista di 69 anni originario di Missaglia, moriva in un incidente mentre stava percorrendo la Ferrata Carbonari al Grignone: “A tre mesi dalla tragica scomparsa di Claudio Ghezzi, domenica 11 settembre, alle ore 11 la nostra Sezione e il gestore del rifugio Lugi Brioschi, Alex Torricini, lo ricorderanno con una breve cerimonia durante la quale sarà posta una targa all’interno del rifugio”.

Il Cai Milano ha organizzato per domenica prossima una breve cerimonia di ricordo: “Claudio Ghezzi, dopo una vita di salite sulle montagne di tutto il mondo, Sud America, Himalaya, Cina, Tibet, aveva trovato nella Grigna Settentrionale (Grignone) la ‘sua’ montagna del cuore. Una presenza discreta ma costante al rifugio Luigi Brioschi – ricorda il Cai Milano attraverso i social -. Saliva lassù tutti i giorni, con qualsiasi condizione meteo, fino a raggiungere il record di 6000 salite. Per gli alpinisti ed escursionisti che raggiungevano il rifugio era una certezza rassicurante anche perché in inverno erano le sue impronte sulla neve a guidare i passi di chi si apprestava a salire in vetta. E lassù c’era lui pronto a servire una bevanda a chi la chiedesse, anche a rifugio chiuso, perché lui aveva le chiavi, tanta era la fiducia che Alex, il gestore, aveva in lui. La sua montagna lo ha definitivamente abbracciato in una tragica domenica di giugno”.