Autori del nuovo libro sono: Alberto Benini, Renato Frigerio e Giorgio Spreafico
“E’ il modo migliore per onare la memoria intramontabile del Miro”
PIANI RESINELLI – Una passione comune, un’amicizia infinita e la forza della memoria. E’ nato sotto la spinta di questi tre fattori, il libro dedicato al grande alpinista Casimiro Ferrari intitolato “Miro”, realizzato da Alberto Benini, Renato Frigerio e Giorgio Spreafico.
Un libro speciale, presentato ieri sera, mercoledì, ai Piani Resinelli in una serata altrettanto speciale e molto intima che si è tenuta alla Parete Ovest bar ristorante gestito da Laura figlia del “Miro” alla presenza anche del fratello Ugo e dei nipoti di Casimiro.
Con loro un piccolo gruppo di amici, il Ragno Carlo Aldè che nel 1984 conquistò insieme al Miro e a Paolo Vitali il Cerro Murallon, Riccardo Milani presidente dei Gamma, gli imprenditori Sergio Longoni (DF Sport Specialist) e Michele Frigerio (Rock Experience) figlio di Renato, Giorgio Redaelli e l’ex sindaco di Ballabio Giovanni Bruno Bussola. Assente per impegni personali Alberto Benini “determinante nel segnalarci come reperire il materiale fotografico, curando inoltre la grafica e la stampa in collaborazione con l’editore Cattaneo”, ha precisato Frigerio.
Quest’ultimo ha introdotto la presentazione del libro, rivolgendosi ai famigliari di Casimiro: “Sono davvero lieto di potermi rivolgere ai più stretti famigliari di Casimiro Ferrari. Il motivo di soddisfazione e piacere di trovarci uniti e consapevoli per degnamente riconoscere, in modo visibile e dimostrativo, il valore del prezioso lascito del vostro e nostro Casimiro. L’occasione per trasmettere ques’opera significa un tributo di gratitudine e affetto per Miro e il modo migliore per onare la sua memoria intramontabile”.
Parola quindi a Giorgio Spreafico: “E’ stata una gioia condivedere questo piccolo progetto che nel mio cuore ha significato tanto. Ero certo che questo sentimento di gratitudine e affetto per Casimiro avrebbe trovato una condivisione estasa e convinta. Ognuno di noi porta con sè ricordi personali che diventano una memoria collettiva in momenti come questi”.
Gli imprenditori Sergio Longoni e Michele Frigerio che hanno supportato il progetto da subito si sono detti pronti a sostenere il progetto editoriale. Lo stesso Longoni con tono scherzoso ha dichiarato: “Me la sarei presa se non mi avessero coinvolto – quindi ha aggiunto – Ho conosciuto Casimiro tanti anni fa quando ancora avevo il negozio a Barzanò. Poi l’ho ritrovato in Patagonia, durante un mio viaggio e ricordo che mi accolse nella sua estancia come un fratello. E’ stato un momento che non dimenticherò mai. Miro mi è rimasto nel cuore”.
“Il ricordo che ho di Casimiro risale alla mia infazia – ha spiegato Michele Frigerio – di lui porto ancora con me la sua determinazione e la voglia di raggiungere gli obiettivi, una caratteristica comune di tutti coloro che vanno in montagna e che ho avuto modo di poter declinare anche sul piano professionale. Miro per me è stato un riferimento non solo dal punto di vista alpinistico ma anche umano”.
Ad appoggiare il progetto anche il Gruppo Ragni come ha spiegato Carlo Aldè: “Abbiamo deciso di esserci per sostenere il ricordo di Casimiro sia del punto di vista alpinistico, ma anche umano”.
Riccardo Milani, presidente del gruppo Gamma, ha ripercorso la sua prima esperienza in Patagonia raccontando del suo primo incontro con Casimiro: “Penso di avere vissuto un Natale tra i più belli della mia vita. Da quel viaggio è iniziata la mia amicizia con il Miro”.
Emozionata la figlia Laura, che ha ringraziato i promotori dell’inizitiva editoriale ricordando l’imminente anniversario che cadrà nel 2024: “Sarà un anno importante perchè ricorre il 50° della salita al Cerro Torre”.
Tornando al libro “Miro”, al momento stampato in sole 30 copie, potrà essere consultato presso la Biblioteca del comune di Lecco, presso al sede del Cai di Lecco o il comune di Ballabio. “Se ci sarà una richiesta numerosa – ha chiosato Frigerio – si potrà valutare una ristampa”.
L’opera, che ripercorre la storia alpinistica di Casimiro, termina con una sequenza di pagine vuote per accogliere le firme di amici e conoscenti, mentre la copia, donata alla figlia Laura, accoglierà le dediche di coloro che vorranno lasciare impressi i propri ricordi, svelandoli e tramutandoli in una sempre più corposa memoria collettiva del grande alpinista Casimiro Ferrari.