S… punti Jazz. La rassegna musicale estiva a Varenna

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VARENNA –  S…punti di Jazz vuole essere una rassegna con forte impronta jazzisatica, all’interno della consueta rassegna musicale che anima l’estate di Varenna. Tre domeniche per tre concerti in altrettanti punti diversi della città. Il Jazz, storicamente sviluppatosi come musica di incontro tra continenti diversi, ormai è entrato a pieno titolo in ogni rassegna musicale. La direzione artistica della kermesse è affidata a Flight Band (Arrigo Cappelletti, Giuseppe Fiorito, Raffaele Modini).

 

Di seguito il calendario degli appuntamenti organizzato dall’amministrazione comunale: 

Domenica 14 luglio, alle ore 21.15 presso la Piazzetta Al Prato TANGOS:

Orquesta Minimal Flores del Alma y Annamaria Musajo, Annamaria Musajo – voce, Stefano Zicari- pianoforte, Piercarlo Sacco – violino, Franco Finocchiaro – contrabbasso.

La più grande interprete del Tango in Italia propone un recital emozionante insieme alla Orquesta Minimal Flores del Alma, gruppo che calca le scene europee da oltre dieci anni. La straordinaria simbiosi artistica di questo incontro, che ormai non si può dire occasionale, realizza un progetto in cui il tango è restituito nella sua verità attraverso un ventaglio cangiante di emozioni che si alterna nelle diverse atmosfere suscitate durante lo spettacolo. Tangos antichi e dell’epoca d’oro, vals, milongas e composizioni degli autori contemporanei di Buenos Aires promettono un viaggio indimenticabile.

Domenica 21 luglio, ore 21.15 Piazza San Giorgio:

Birth of the Cool Flight Band diretta da Biagio Coppa. Feat: Gabriele Orsi. Maurizio Modica – Tromba, Aldo Mariani – Sax soprano, Francesco Gilio – Sax alto, Paolo Branzaglia – sax tenore, Riccardo Mestroni – sax baritono, Gabriele Orsi – chitarra, Giuseppe Fiorito – piano, Chicco Carrara – basso elettrico, Gino Natalicchio – batteria, Biagio Coppa – arrangiamenti e direzione.

Una rilettura del celebre album di Miles Davis a 70 anni dall’uscita La Flight Project ripropone la partitura originale di “Birth of the Cool”, lasciandone intatto lo spirito compositivo, ma allo stesso tempo alterandone e rimescolandone alcuni elementi linguistici e strutturali. Il progetto parte dalla trascrizione realizzata dalla Flight per adattare all’organico della Flight Band la partitura originaria dello storico album di Miles Davis, registrato tra il 1949 ed il 1950 per la Capitol con un gruppo di nove musicisti, tra cui Max Roach, Lee Konitz, John Lewis, Gerry Mulligan. Di quest’ultimo erano la magior parte degli arrangiamenti, oltre che di Lewis e Gil Evans. Il successivo lavoro di concertazione, portato avanti sotto la guida di Biagio Coppa, tiene conto di esperienze storiche come quelle delle big band cosiddette ‘non tradizionali’ – che vanno dalla Sun-Ra Arkestra, alla Liberation Orchestra – o dei diversi gruppi condotti da Gil Evans e, più recentemente da Butch Morris e Carla Bley, congiuntamente a moderne tecniche di direzione d’orchestra, come quella del ‘sound painting’, che danno modo a Coppa di lasciare ampio sfogo al gusto per la ‘variazione’ intesa nel suo senso più ampio. In questa modalità di conduzione, infatti il band leader controlla il flusso degli eventi musicali con precise indicazioni gestuali, lasciando ad ogni musicista la scelta del materiale da suonare. Nell’adozione di tale tecnica di direzione, il significato del gesto acquista una sua consapevole nonunivocità, privilegiando però solo alcuni parametri (dinamica, sequenzialità, alternanza, continuità,..) rispetto ad altri più ‘tradizionali’ e prevedibili – almeno nella nostra cultura.
Il lavoro (re)interpretativo condotto in tal modo trova massimo spazio (ma non solo) nei momenti di introduzione: veri e propri ‘preludi’ a ciascuno degli undici brani, dove la creatività, la capacità di interagire e – perché no – di divertirsi della Flight sa proporre situazioni, ritmi, groove, giochi tematici che ‘preludono’ al tema vero e proprio che seguirà, mettendo mano a tutte le possibili soluzioni che da sempre hanno caratterizzato l’arte della variazione e dell’improvvisazione nella tradizione musicale, quella della cultura europea, e non solo. Le situazioni di improvvisazione collettiva, alternate con i momenti di improvvisazione solistica e con passaggi esecutivi di fedele adesione al testo, concorrono a proporre all’ascoltatore, a distanza di cinquant’anni, ciò che probabilmente rappresentò all’epoca “Birth Of The Cool”: un’operazione di ‘ricapitolazione’ delle diverse anime del jazz, il quale affondava sì le radici più profonde in terra d’Africa, ma avvalendosi della mediazione di strumenti, e quindi di tecnica, e di impianto formale oltre che linguistico, di provenienza europea ‘colta’. A distanza di settant’anni, un’analoga ricapitolazione viene ritentata, cercando di tener presente quanto è accaduto frattanto nel panorama della musica afro-americana.

Domenica 4 agosto. Doppio appuntamento: ore 19.00 e poi ore 21.15 Villa Cipressi:

Tra Europa e Africa. Carlo Maria Nartoni – pianoforte, Arrigo Cappelletti – pianoforte.

Doppio appuntamento per piano solo per ripercorrere il piano solo nel Jazz Brani originali alternate a improvvisazioni libere. Se si dovesse trovare un titolo si potrebbe dire “ “Un viaggio sonoro nel vasto mondo dell’improvvisazione” o “Alla scoperta dell’istante”. In ogni caso la doppia performance vuole essere un omaggio all’Africa e all’Europa nel comune denominatore che è stato ed è il Jazz, musica nata in America.

In caso di maltempo i primi 2 eventi saranno tenuti presso il salone polifunzionale “Rosa e Marco De Marchi” via Roma, Varenna