Lago di Annone: “Sì alla pista ciclopedonale, ma la priorità è la balneabilità”

Tempo di lettura: 2 minuti

Il Circolo Ambiente Ilaria Alpi interviene sulle priorità per il lago di Annone

Il presidente Fumagalli: “L’obiettivo minimo, dal punto di vista ambientale, deve essere quello della completa balneabilità”

ANNONE BRIANZA – “Ben venga il completamento della pista ciclopedonale lungo tutto il perimetro del lago di Annone. Ma le priorità per il lago sono la qualità delle acque e la salvaguardia delle sponde”. Lo ha dichiarato Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente Ilaria Alpi.

“Sul progetto della ciclopedonale, attualmente in discussione da parte dei comuni rivieraschi, ovviamente c’è il nostro assenso ad un’opera senza impatti ambientali, che abbia per obiettivo quello di favorire la mobilità dolce, ovvero ciclo-pedonale” ha detto. “Anche noi riteniamo che il nostro territorio debba indirizzarsi verso forme di turismo dolce, che “utilizzi” la natura quale primario veicolo di richiamo, senza pensare a nuove (e spesso inutili) opere, come nuove strutture alberghiere o altro, che portano solo a deturpare l’ecosistema”.

“In ogni caso ribadiamo che la priorità ambientale per il lago deve essere il totale disinquinamento delle acque: ancor oggi, troppo spesso, troviamo i corsi d’acqua immissari inquinati da scarichi di varia origine. Per il bacino “ovest” del lago ci riferiamo principalmente ai torrenti Pescone o Pramaggiore, sui quali negli scorsi anni si sono rilevati elevati livelli di inquinamento e sulla cui superficie spesso galleggiamo chiazze di idrocarburi o di altre sostanze organiche: infatti questi corsi d’acqua, prima di immettersi nel lago, attraversano alcune zone industriali o agricole”.

“Pertanto per il lago l’obiettivo minimo, dal punto di vista ambientale, deve essere quello della completa balneabilità, cosa che oggi non è raggiunta: non a caso i recenti dati dell’ATS hanno attestato che l’unica “spiaggia” non balneabile di tutta la provincia di Lecco è proprio quella in località Ona di Annone. Serve quindi un forte impegno per disinquinare i torrenti e, quindi, il lago”.

“Ma per il lago di Annone serve anche maggior tutela naturalistica delle sponde. Per questo diciamo “no” a nuovi progetti di costruzioni nelle aree vicine al lago” ha concluso Fumagalli.