Crollo viadotto. Il sindaco Brivio: “No a scappatoie e scaricabarile”

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Il sindaco Virginio Brivio

Virginio Brivio

 

 

LECCO – “Da tempo siamo impegnati sul versante della sicurezza degli edifici e delle strutture e infrastrutture pubbliche. Proprio in questi giorni si è concluso il censimento di quello che si chiama “lo stato dell’arte”. Ne è scaturito un quadro non allarmante ma comunque preoccupante: in sostanza c’è tempo per individuare procedure e strumenti per intervenire sulle singole situazioni.
In breve: sugli edifici sedi di uffici comunali e le tre sedi culturali di Villa Manzoni, Teatro Sociale e Palazzo Belgojoso sono previsti interventi previsti nel bilancio 2017 e dal piano pluriennale degli investimenti.

Scuole: non sarà consolatorio, ma la diagnosi è risultata più favorevole rispetto alle cupe previsioni e se si eccettua la “Tommaso Grossi” di via Ghislanzoni, tutte le altre necessitano solo di modesti interventi logistici che concorderemo di concerto con le autorità scolastiche.
Sul fronte delle infrastrutture segnalo il Ponte Azzone Visconti, conosciuto come Ponte Vecchio, che in base alle indagini del Politecnico non ha problemi di carattere strutturale. Si tratterà “solo” di focalizzare gli interventi sull’impalcato stradale da rifare completamente e si procederà alla sistemazione di parapetti più consoni al valore storico e sicuri.
Questa attenzione operativa non allenta il senso di responsabilità ma ci rende più sensibili sia rispetto alle opere in corso sia per il capitolo, per me essenziale, della previsione.

Parlando di sicurezza e manutenzione, lasciatemi spendere due parole su quanto è accaduto la scorsa settimana. Il “Ponte di Lecco”, così ormai è chiamato ad ogni latitudine del Paese, con la tragedia del crollo del cavalcavia di Annone sulla SS36 non ammette ne scorciatoie ne sterili scaricabarile.

Ma una lezione deve pur arrivare al netto delle questioni oggettive: è bene tornare alla logica delle responsabilità dirette e dei compiti ben definiti, non è tollerabile il valzer del “tocca a me, tocca a te” purtroppo crescente anche dopo quel tragico venerdì 28 ottobre. Non mi appassiona l’annuncio della lista degli indagati, perché non si tratta di una caccia all’unico colpevole o peggio al “più” colpevole secondo una scala che ai tempi di Mani Pulite sfociò in una corsa all’avviso di garanzia.
Quando nelle opere pubbliche interviene la magistratura significa che le linee guida sono già state oltrepassate! A parte le eventuali implicanze giudiziarie, nessun amministratore può chiamarsi fuori da un esame di coscienza che lo porti a gestire il quotidiano con maggiore scrupolo ma con la lungimiranza che qualche pezzo di futuro dipende dalle nostre scelte di oggi!”

Il sindaco Virginio Brivio