Aggressioni e rapine in centro, Brivio: “Lecco non è il Bronx”

Tempo di lettura: 2 minuti
Il sindaco Virginio Brivio
Il sindaco Virginio Brivio

LECCO – “Lecco non è il Bronx. Non voglio mettere le mani avanti né tantomeno non vedere un quadro sociale preoccupante e pauroso, nel senso che mette paura” .

Il sindaco Virginio Brivio interviene pubblicamente dopo i casi di aggressione a due ragazze nelle vicinanze della stazione e i passanti presi a martellate da un soggetto fermato poi in municipio dalla Polizia Locale, mentre tentava di distruggere i distributori di bevande e snack al piano terra di Palazzo Bovara.

“Da tempo abbiamo intensificato l’azione della Polizia Locale e continueremo ad intensificarla anche alla luce degli ultimi provvedimenti del Governo che ha assegnato agli Enti locali compiti più incisivi e con essi maggiore responsabilità – assicura il primo cittadino -. Credo tuttavia che per colpire nel segno gli atti di violenza, sia doveroso e anche utile non generalizzare e “sparare” nel mucchio. Sono gesti criminali, non c’è dubbio, e non vanno assolutamente sottovalutati, ma da qui ad affermare che siamo davanti a una criminalità organizzata ce ne corre”.

“Sono costanti i rapporti tra Comune, Prefettura e Forze dell’ordine, nella convinzione che solo uno sforzo unitario e concordato possa portare frutti alla convivenza civile. Certo anche i cittadini devono collaborare con la stessa attenzione che pretendono legittimamente da chi la tranquillità la deve garantire. Le modalità sono le consuete ma vale la pena ricordarle: a partire dalle segnalazioni tempestive anche quando il sospetto è incerto, perché è meglio intervenire “a vuoto” che sottovalutare una situazione. Anche un’appendicite può trasformarsi in peritonite”.

“Su questo tema, così caldo e nel quale il grafico degli episodi presenta picchi e fasi di quiete, si usa dire che non bisogna abbassare la guardia – conclude Brivio – Mai frase fatta è più eloquente di questa. Anche perché occorre guardare alla città nel suo complesso e non farsi condizionare dall’idea che il centro sia più a rischio della periferia. Certamente ci sono luoghi più sensibili e più esposti al passaggio e all’incontro di figure sospette, ma la nostra strategia/attenzione va da Laorca a Chiuso, passando per il centro. E ciò non vale solo per l’ordine pubblico, ma per una scelta di campo che ci vede impegnati a 360 gradi. Tralascio l’appello scontato al buon senso dei lecchesi, ma mi sento di dire che il nostro impegno sarà moltiplicato, anche a costo di sottrarre alla stampa il foraggio per titoli e articoli sensazionalistici”.

[clear-line]

LEGGI ANCHE:

Lecco. Aggrediscono una ragazzina per tentare di derubarla

Ancora un’aggressione nella zona della stazione. Arrestato minorenne

Picchia i passanti col martello, bloccato dalla Locale in municipio