ANCI. Il sindaco Brivio alla guida dei Comuni lombardi

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Il sindaco Brivio eletto presidente dell’associazione comuni lombardi (foto: Anci)

 

LECCO – “Un incarico importante, che mi rende ovviamente felice e orgoglioso e al quale sono pronto a dedicarmi con grande impegno e determinazione”. Così il sindaco Brivio commenta la sua elezione a presidente di Anci Lombardia.

La votazione, che ha coinvolto i rappresentanti degli oltre 1500 comuni lombardi, si è svolta venerdì mattina nella sede milanese dell’ente istituzionale.

Brivio prende il testimone da Roberto Scanagatti, ex primo cittadino di Monza, che alle ultime votazioni ha ceduto la fascia tricolore a Dario Allevi. Il sindaco di Lecco era tra i favoriti alla guida dell’associazione dei comuni.

Il nuovo impegno, rassicura Brivio, sarà portato avanti “senza, ve lo garantisco, che vengano sottratte energie e attenzioni alla nostra Città. Anzi, sono certo che questa esperienza, che mi vedrà impegnato per i prossimi due anni, non potrà che portare molto a Lecco in termini di conoscenza, esperienze e nuovi legami con gli altri Comuni della Lombardia. E il fatto che a sostenere la mia candidatura siano stati anche numerosi sindaci appartenenti ad altri colori politici mi dà la ancora più carica per far sì che i prossimi due anni siano spesi per il bene della Comunità tutta, senza distinzione di “casacche”.

Al centro della scelta di candidarsi, spiega il sindaco lecchese, “le sfide che io e i miei colleghi sindaci siamo chiamati ad affrontare ogni giorno. Sfide sempre più incalzanti e di difficile risoluzione a causa di leggi divenute via via sempre più stringenti e complesse. Ma le complessità sono fatte per essere superate e sono convinto che, pur non senza difficoltà, dalle nostre battaglie quotidiane non possiamo che uscirne tutti più arricchiti, soprattutto se chi rappresenta seriamente la propria Comunità, è disposto a mettere sul tavolo competenze e professionalità per l’unico obiettivo finale che dovrebbe accomunare tutti gli amministratori: il benessere e il miglioramento della qualità di vita dei cittadini”.

Per Brivio serve una nuova stagione, “fatta di più autonomia e responsabilità. E sarà solo grazie a una rinnovata spinta dal “basso”, dai Comuni, se l’intero Paese riuscirà a ripartire e a tenere il passo con le altre Nazioni. D’altra parte, si sa, l’Italia è il Paese dei Comuni, l’intero tessuto sociale ed economico si basa sulla presenza di piccoli, medi e grandi borghi rinnovati nella loro funzione e sempre più “oberati” da responsabilità, ma da sempre interlocutori diretti dei cittadini, a cui cerchiamo di garantire diritti e opportunità”.

 

“Il ruolo dei sindaci è perciò più che fondamentale per il futuro del Paese inteso prima di tutto come Comunità – conclude Brivio – E le partite da giocare sono molteplici, a partire dalla capacità di spesa dei Comuni dopo i pesanti tagli ai servizi imposti dalla spending  review, al ridisegno dei compiti di Comuni e Province in cui si dica chiaramente chi fa cosa per evitare sovrapposizioni e inutili perdite di tempo, con norme semplificate che stabiliscano “confini” e responsabilità certe, senza tuttavia essere tagliati fuori dalla discussione a livelli più “alti” di temi trasversali come l’emergenza profughi, la sicurezza e il decoro urbano, tanto per citarne alcune. Credo quindi fermamente che il ruolo di ANCI Lombardia sia più che mai essenziale per continuare a  proporre sperimentazioni e soluzioni in grado di far fronte all’oggi e progettare il nostro futuro.  Insieme, grandi e piccoli Comuni, possono e devono, fare la differenza!”

“Buon lavoro a Brivio per questo nuovo incarico: c’è bisogno di grande impegno e di grande energia per sostenere e promuovere il sistema dei Comuni lombardi”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo partecipando all’Assemblea di Anci.

Il Presidente Cattaneo, dopo aver ringraziato Roberto Scanagatti per il lavoro svolto durante il suo incarico ha inoltre sottolineato: “Negli anni che ci aspettano dobbiamo ripensare sistema autonomie affinché questo sistema possa rispondere più pienamente alle esigenze dei territori. Va avviata tra i vari livelli di governo una nuova riflessione sull’assetto dei nostri Comuni, soprattutto per quanto riguarda l’organizzazione dei servizi. L’occasione istituzionale del referendum è una opportunità per realizzare il federalismo differenziato e ridistribuire meglio le competenze tra i vari livelli”.