Anghileri (Cambia Lecco): “In otto anni di Brivio, niente è andato in porto”

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Il consigliere comunale Alberto Anghileri
Il consigliere comunale Alberto Anghileri

 

LECCO – “Il nuovo centro sportivo e il nuovo lungolago, l’Ostello della Gioventù… come si può dirsi contrari ai programmi di questa amministrazione, il problema è che dopo otto anni con Brivio nessuna di queste cose è andata in porto”.

E’ un bilancio decisamente critico quello che la sinistra lecchese, rappresentata in consiglio comunale da Alberto Anghileri, traccia sul lavoro del Comune di Lecco in occasione del Dup, il documento unico di programmazione che sarà trattato nel prossimo consiglio comunale.

“Mi basta pensare al Bione – prosegue Anghileri – a settembre del 2015 era stato detto che l’anno successivo sarebbero partiti i lavori, se avessi scommesso una cena, l’avrei vinta. Il Cinema Lariano, Villa Ponchielli, il Teatro e il Tribunale, se almeno di queste cose sarà compiuta in questi dieci anni potremmo dirci contenti, il timore è che invece sarà il Teleriscaldamento l’unico ad essere davvero realizzato”.

Il tema legato all’inceneritore, non a caso, è tra i più ‘caldi’. “Si vuole procedere con una convenzione di 35 anni e bruciare i rifiuti almeno fino al 2033, poi non è dato sapere cosa succederà – sottolinea Anghileri – Ci chiediamo intanto come arriveremo a quella data: se da un lato si dichiara di inseguire politiche di differenziazione dei rifiuti, dall’altro saremo costretti ad importare immondizia da altre province per garantire il Teleriscaldamento. Un servizio che si andrebbe poi ad offrire solo Valmadrera, Malgrate e una parte di Lecco, praticamente il 10% dei cittadini del territorio lecchese, con una tecnologia ormai vecchia. Una scelta assurda su cui si sta accelerando”.

La sinistra rivendica la proposta, rilanciata in consiglio comunale dalla Lega, di un referendum consultivo tra i cittadini per raccogliere il loro parere in merito al progetto.

C’è anche il futuro di Villa Guzzi da stabilire (“il Comune ha lanciato un concorso di idee, ma loro non ne hanno?”) così come per l’ex Mensa Badoni (“Noi l’avremmo trasformata nella sede del museo del ferro” dice Anghileri).

Tino Magni

 

La sinistra attacca i ‘cugini’ della maggioranza, “che non prendono in considerazione le proposte delle opposizioni, le bocciano sistematicamente” e definisce il Dup “un libro dei sogni”.

Nel frattempo si avvicinano le elezioni in Provincia aperte ai sindaci e ai consiglieri comunali. La sinistra non presenterà un proprio candidato presidente (il 31 ottobre sono previste le elezioni) ma parteciperà con una propria lista al rinnovo del Consiglio Provinciale (a gennaio).

“Avremmo auspicato un posticipazione del momento elettivo, per ridefinire il ruolo delle Province – dice Tino Magni – Il dato referendario confermava province e il superamento della Legge Delrio, ma fino ad oggi non è stato fatto nulla, viviamo una fase di illegittimità. Le province hanno delle competenze, su scuole e strade, importanti dal punto di vista della sicurezza, ma non hanno un potere politico reale, hanno meno soldi che in passato e sempre meno possono far fronte alle competenze a loro assegnate”.