Attività Produttive, verso lo unico sportello per 23 comuni valsassinesi

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Prato Buscante sede della Comunità Monitana

BARZIO – L’Assemblea della Comunità Montana ha adottato, nella seduta di ieri 29 maggio, all’unanimità, il Piano di indirizzo Forestale (PIF) e il Piano Territoriale di coordinamento del Parco Regionale della Grigna Settentrionale.

“Si tratta di documenti programmatici previsti per legge e giacenti da molto tempo – ha sottolineato il Presidente Carlo Signorelli – e siamo quindi molto soddisfatti per il fatto che, grazie all’impegno degli uffici e dei consulenti presenti alla seduta, si sia raggiunto un accordo per il primo passaggio assembleare; ora l’invito a tutti i comuni interessati è di chiedere chiarimenti e fare osservazioni entro i termini previsti prima dell’approvazione finale prevista dopo le ferie estive”.

Nella stessa seduta assembleare è stato votato all’unanimità il parere favorevole alla fusione dei comuni della Valvarrone (con l’auspicio che ci possa essere un’estensione in tempi brevi) ed è stato illustrato lo studio preliminare per l’organizzazione dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) in gestione associata, come richiesto a suo tempo da 23 comuni.

Carlo Signorelli, presidente della Comunità Montana

A tale riguardo l’appuntamento per un incontro tecnico è stato ipotizzato il prossimo 26 giugno, riunione in cui si dovrà anche sciogliere il nodo della ripartizione delle spese di gestione tra i comuni aderenti.

Questo l’elenco dei comuni che hanno manifestato inizialmente l’interesse, fermo restando che fino all’ultimo l’adesione sarà possibile: Ballabio – Bellano – Casargo – Cassina – Cremeno- Dervio – Esino Lario – Introbio – Introzzo – Margno – Moggio – Morterone – Pagnona – Pasturo – Perledo – Premana – Sueglio – Tremenico – Varenna – Vendrogno – Vestreno. Dorio e Taceno sono favorevoli ma si sono riservati di valutare il progetto complessivo.

A conclusione dello studio di fattibilità e organizzativo che è stato affidato a suo tempo con procedura di evidenza pubblica a un professionista esperto, si proseguirà con l’attribuzione dei compiti di coordinamento alla Comunità Montana con l’identificazione di referenti comunali e la scelta, sempre con procedura di evidenza pubblica, di una struttura esterna o di professionisti che svolgeranno le funzioni operative.