Autocritica del PD: “Tante difficoltà, dobbiamo fare meglio”

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Da sinistra il segretario Fausto Crimella e il ministro Maurizio Martina

 

LECCO – Il deludente risultato del PD alle scorse amministrative, sembra riflettere una situazione di sofferenza che anche i democratici lecchesi stanno attraversando: meno iscritti, meno attività nei circoli, difficoltà nel sostituire le persone in ruoli apicali e istituzionali, incontri poco partecipati e sempre meno banchetti in piazza. E’ quanto ha riferito nella sua relazione il segretario provinciale, Fausto Crimella, che ha messo a nudo le criticità vissute dal partito sul territorio lecchese.

Crimella è intervenuto aprendo la Conferenza Programmatica del PD di sabato pomeriggio a Palazzo Falck, alla quale è stato invitato anche il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina.

Il radicamento sul territorio sta sbiadendo – ha sottolineato il segretario – il PD governa comunque la maggior parte dei Comuni lecchesi, a volte però la dimensione politica si appiattisce su quella amministrativa, quando invece dovrebbero crescere entrambe. A Lecco abbiamo vinto grazie ad un buon candidato e ad una buona squadra, in Provincia sono state scelti politici in base ai loro meriti personali e i risultati si stanno vedendo nel supporto al territorio”.

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Risultati di un recente passato che le ultime elezioni comunali non hanno saputo riflettere:

“Troppi sindaci rinunciano al primo mandato, è stato così per il Comune di Brivio, di Olgiate e Bellano. A Colico hanno prevalso i personalismi – ha spiegato Crimella che ha poi lanciato un monito ai suoi – Dobbiamo dare maggiore supporto ai nostri dirigenti e lanciare un messaggio di unità ai nostri iscritti, il PD deve essere un partito aperto alle contaminazioni tenendo ben presente che la nostra casa è il centrosinistra. Possiamo e dobbiamo fare di più. Non saremo la cassa di risonanza delle politiche nazionali pur sostenendole. Abbiamo affrontato una riduzione delle nostre spese con un cambio di sede che ci fa risparmiare il 30% sui costi de partito e applicato contratti a tutele crescenti ai nostri collaboratori. Quella del PD è una scommessa a lungo termine, è nato per governare questo Paese. Come un maratoneta affrontiamo le difficoltà per giungere al traguardo”.

Il ministro Maurizio Martina
Il ministro Maurizio Martina

Andate fuori, uscite  e ascoltate” è l’invito che il ministro Martina ha indirizzato ai democratici lecchesi. “E’ importante però non stilare solo la lista delle cose che mancano, ma anche di quelle che abbiamo – ha proseguito – in Lombardia il partito è più forte che in altre regioni, perché qui si è sviluppato, per scelta, un laboratorio politico che ha permesso di giungere a dei risultati importanti, abbiatene cura”.
La prossima sfida dei democratici è quella di ottobre, con il referendum costituzionale, “non la battaglia di un leader o di un partito – ha sottolineato Martina – ma di un Paese che vuole cambiare, snellire le procedure per legiferare ed essere al passo con la società. E’ questo che dovete spiegare ai cittadini”.

 

Il sindaco Virginio Brivio
Il sindaco Virginio Brivio

Anche il sindaco Virginio Brivio ha posto l’accento sulla necessità di “accompagnare i processi amministrativi. Non basta amministrare bene – ha commentato il sindaco di Lecco – bisogna spiegare ai cittadini quello che viene fatto”. In questo, secondo Brivio, ha un ruolo anche il partito che dovrebbe collaborare sinergicamente con gli amministratori, oltre che portare alla loro attenzione temi e bisogni della cittadinanza.

“La sfiducia dell’opinione pubblica tocca anche i sindaci” ha proseguito Brivio; le cause per il primo cittadino di Lecco sono da ricercare nelle inchieste per malaffari che continuano a coinvolgere anche le amministrazioni locali e le sempre meno risorse distribuite dallo Stato centrale. “I sindaci ci hanno messo la faccia coi cittadini in questi anni” ha sottolineato Brivio riferendosi all’aumento delle imposte locali e ai tagli ai servizi.