Bar e locali, a Lecco niente liberalizzazioni, si chiude alle 2

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Musica fino a mezzanotte e chiusura alle 2. Per i locali pubblici di Lecco la regole non cambiano di una virgola, vige ancora l’ordinanza del sindaco anche a fronte del nuovo decreto “Salva Italia” che permetterebbe l’apertura delle attività 365 giorni all’anno, 24 ore su 24.

A confermarlo è l’assessore allo Sviluppo economico e attività produttive, Commercio, Turismo, Sicurezza e Polizia locale, Armando Volontè, che spiega: “Il decreto ministeriale lo consente in quanto permette alle Amministrazioni locali di intervenire in caso di salvaguardia della quiete e dell’ordine pubblico, della tutela della salute dei cittadini e in tutti i casi in cui si evidenziano problemi legati all’ambiente”.

Non solo, ma l’intenzione dell’assessore è quella di incrementare i controlli: “Il problema del disturbo della quiete pubblica, soprattutto nelle ore notturne, è un problema che viene sempre più segnalato dai cittadini. Dobbiamo capire come affrontarlo, anche perchè attualmente la Polizia Locale finisce il servizio a mezzanotte, dopodiché sono le forze dell’ordine che effettuano i controlli, ma è chiaro che, salvo casi particolari, le loro priorità sono altre”.

L’Amministrazione comunale è comunque decisa a determinata nel voler far rispettare l’ordinanza, come lo ha dimostrato in più occasioni arrivando, come nel caso del chiosco posto vicino all’imbarcadero, a una sospensione dell’attività.

“Siamo decisi nel continuare su questa linea, intensificando i controlli e applicando sanzioni, con l’obiettivo di far rispettare l’ordinanza – precisa l’assessore aggiungendo – fermo restando che da una parte dobbiamo salvaguardare l’ordine pubblico, dall’altra la libera iniziativa degli esercenti, alcuni dei quali, sappiamo, hanno un’attività molto legata al flusso turistico”.

Una sfida che si compie sul filo del rasoio tra delicati equilibri da mantenere e rispettare; ma le restrizioni vigenti sono viste da molti addetti ai lavori e da tanti giovani come una sorta di coprifuoco che sembrerebbe cozzare con l’idea di rilancio turistico della città tanto sbandierato. Su quest’ultimo punto l’assessore Volontè non ha dubbi: “Non è turismo solo ed esclusivamente il vedere aperti bar e locali anche dopo le 2 di notte. Demonizzare la bevuta notturna in compagnia o il momento degli aperitivi non è giusto, ma nemmeno pensare che si possa fare turismo solo in questo modo”.

Poi l’assessore snocciola tre temi sui quali ritiene si giochi la sfida turistica: “Il primo, lavorare su un’attrattiva generale che significa anche intervenire sull’arredo urbano rendendolo più moderno ed efficiente. Il secondo tema è l’offerta.  E’ fondamentale poter dare un’alternativa al ‘divertimento da bar’ e in questo caso mi aspetto molto dall’apertura del Palazzo delle Paure che potrebbe diventare un punto di aggregazione giovanile. Terzo tema, il progetto che cambierà volto allo skyline di Lecco e che troverà spazio sul lungolago, mi riferisco alla realizzazione del laboratorio nautico. Anche in questo caso la possibilità di sfruttare l’iniziativa come volano di aggregazione è molto importante e, sotto il profilo turistico, pensare ad una sua apertura anche nei giorni festivi permetterebbe ai visitatori di conoscere sia il progetto innovativo, che di capire meglio la Lecco del futuro”.

Inoltre ci sono altre iniziative che per l’assessore Volontè vanno sfruttate al meglio: “Il Giro d’Italia, per esempio. Oltre a essere una grande vetrina per il nostro territorio, è un evento che va tradotto in una serie di iniziative e opportunità da sfruttare anche in chiave turistica”.