Bione. La Lega insiste: “Il centro di accoglienza va chiuso”

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Un'immagine della protesta della Lega di fronte al centro di accoglienza la scorsa estate
Un’immagine della protesta della Lega di fronte al centro di accoglienza la scorsa estate

 

LECCO – “Ci hanno detto che era un’emergenza, che il Bione era una soluzione provvisoria, che questo centro sarebbe stato chiuso nel più breve tempo possibile, e queste garanzie per tenerci buoni sono arrivate sia dal sindaco Brivio che dal Prefetto. Le intenzioni vere sono diverse, non c’è nessuna intenzione di mandare via i clandestini, perché questo sono, dal Bione, come non c’è nessuna intenzione di sgomberare l’area vicina occupata dal “campo nomadi”, sempre più esteso e popolato”.

La Lega Nord torna all’attacco sulla questione immigrazione e lo fa con le dichiarazioni del segretario provinciale, Flavio Nogara, il quale torna a chiedere la chiusura del centro di accoglienza del Bione oltre lo sgombero delle roulotte dalla vicina area dinnanzi al centro sportivo, rivolgendosi all’amministrazione comunale.

il segretario della Lega Flavio Nogara
il segretario della Lega Flavio Nogara

“Ma come fa un sindaco ad accettare una situazione del genere? Ma non pensa all’immagine di Lecco e dei Lecchesi? Ma come fa ad accettare che dei clandestini ricevano vitto e alloggio gratis mentre dei lecchesi vivono sotto la soglia di povertà? Qui non parliamo più di emergenza, ma di incapacità gestionale tanto del governo Renzi/Alfano per l’attuazione di un’aberrante politica immigratoria, quanto del comune di Lecco per la situazione creatasi al Bione, e non solo, trasformato da una rilassante e incantevole pista ciclo pedonale, al bronx di Lecco, pensando di nascondere il problema posizionando una rete sul perimetro del centro nascondendo” .

“Intanto il business immigrazione nella nostra provincia ad oggi ammonta a oltre 13,5 milioni di euro all’anno – prosegue Nogara – e i Lecchesi pagano! Poi ci dicono che non ci sono soldi per tappare le buche e asfaltare le strade, per l’edilizia scolastica e per il riscaldamento, per il taglio dell’erba, per la rimozione della neve, per le politiche sociali a favore della nostra gente”