Calolzio. “Licenziato” l’assessore Rota. Lei: “Continuerò a portare istanze”

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L'assessore Rota e il sindaco di Calolzio Cesare Valsecchi
L'assessore Rota e il sindaco di Calolzio Cesare Valsecchi
L’assessore Rota e il sindaco di Calolzio Cesare Valsecchi

 

CALOLZIOCORTE – È stato ratificato, questa mattina, giovedì 30 luglio, il ritiro delle deleghe a Eleonora Rota, assessore del comune di Calolziocorte.

La notizia era già trapelata nei giorni scorsi, ma questa mattina il sindaco Cesare Valsecchi, che abbiamo raggiunto telefonicamente, la conferma:  Il ritiro delle deleghe è avvenuto solo questa mattina, non nei giorni scorsi, non per motivi personali o di competenza dell’assessore, ma, visto anche l’ordine del giorno del consiglio comunale di questa sera, per questioni insanabili riguardo la politica del gruppo e dall’altra parte la Casa delle Sinistre… non si è raggiunto nessun accordo sull’applicazione del programma per questa seconda parte del mandato”.

Dopo poco più di due anni dall’elezione la Giunta calolziese si trova a perdere uno dei membri ai quali erano state affidate molte ed importanti cariche fra cui, bilancio, tributi, società partecipate, patrimonio comunale, difesa e valorizzazione dei beni comuni, partecipazione, diritti civili, pari opportunità, politiche per il lavoro, promozione della legalità e della lotta contro la criminalità organizzata e attuazione del programma.

Il prossimo passo per il sindaco Valsecchi sarà la riassegnazione delle stesse. “ Si discuterà di questo, con tutto il gruppo, all’inizio della prossima settimana, poi deciderò come riassegnarle” , mentre alla domanda se si prospetta un rimescolamento della giunta il Primo cittadino risponde che non ci sarà un cambio di altre deleghe.

Le motivazioni che hanno spinto l’assessore non si fanno attendere, infatti, Eleonora Rota si rivolge direttamente ai cittadini in un comunicato stampa che riportiamo di seguito integralmente:

“Mi rivolgo ai cittadini di Calolziocorte che alle ultime elezioni amministrative hanno apposto il mio nome sulla scheda elettorale (oltre trecento persone) ma anche a chi, più semplicemente, ha votato per la lista “Cittadini Uniti per Calolziocorte – il centro l’ambiente e le sinistre” perché speravamo , dopo vent’anni di centro destra, in un cambiamento . A loro dico che il mio impegno in qualità di assessore con delega, tra le altre, all’attuazione del programma è stato massimo in questi due anni affinché non venissero tradite le promesse fatte in campagna elettorale. Con la Casa delle sinistre ho chiesto al Sindaco, ripetutamente e senza avere risposta, di attuare obiettivi importanti del programma di mandato, peraltro votato a maggioranza in consiglio comunale , quali il riconoscimento dei diritti civili, l’introduzione della prima mezz’ora gratuita per i parcheggi del centro, l’utilizzo degli immobili sfitti, l’introduzione di strumenti di partecipazione e la realizzazione di una variante allo strumento urbanistico che permettesse di salvaguardare le aree verdi e di prevenire il dissesto idrogeologico. Su quest’ultimo punto , dopo averlo richiesto più volte in questi due anni e avendo avuto una risposta negativa dallo stesso Sindaco, ho presentato insieme al consigliere comunale Boubou Dia una mozione da discutere in consiglio contenente il testo fedele del programma elettorale . Per aver sollecitato l’amministrazione a rispettare i patti con i cittadini e tra le forze politiche, apprendo dai giornali che il Sindaco, a dimostrazione di come la coerenza in politica oggi non sia più considerata un valore bensì un problema. Lo stesso sindaco che senza colpo ferire ha accettato qualsiasi tipi di esternazione pubblica, fatta esclusivamente per personalismi, da parte di taluni amministratori della maggioranza contro la sua persona e contro la sua amministrazione. E’ significativo che ciò avvenga proprio sulle scelte di gestione del territorio: laddove si era promesso ai cittadini di cambiare pagina si va in piena continuità con la precedente amministrazione , come del resto si è scelto di fare con la realizzazione della cosiddetta tangenzialina ( viuzza di trecento metri) per la quale si è speso più di 500.000 euro che si potevano utilizzare per la manutenzione ordinaria delle strade, per la scuola e/o per i servizi sociali. Viene da pensare (a volere pensare male…) che si espelle la sinistra dal governo della città per non toccare gli interessi economici ed edilizi di chi direttamente o indirettamente influenza le scelte di questa amministrazione. Nonostante la delusione personale per quanto accaduto continuerò a portare in Consiglio , attraverso un nuovo gruppo consigliare (considerato che nell’attuale gruppo non mi viene permesso) istanze volte a perseguire l’attuazione di un programma elettorale sino ad oggi quasi completamente dimenticato ad esclusione di quanto fatto in materia di tributi ( di esenzione TASI, progressività alle quote aliquota Irpef, ecc) scuola e commercio. Colgo l’occasione per ringraziare i dipendenti del Comune che hanno seguito con grande professionalità , spesso calpestata dall’ ignoranza di taluni amministratori, il mio assessorato nonché il segretario comunale.”