Calolzio. Regolamento sui centri di accoglienza, scuole e stazioni ‘zone rosse’

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Il sindaco Marco Ghezzi

Nessun centro di accoglienza in zona stazione e vicino alle scuole

Il sindaco: “Non vogliamo impedire ma regolamentare. L’accoglienza non deve diventare sfruttamento”

La mappa dove sono state individuate le zone rosse (stazione e scuole) e blu (oratori)

CALOLZIOCORTE – Il consigliere Diego Colosimo (Cambia Calolzio) ha detto che porterà il regolamento alle associazioni che si occupano di migranti, mentre Sonia Mazzoleni (Cittadini uniti per Calolzio) ha detto che si rivolgerà alla Prefettura.

La maggioranza, però, ha tirato dritto e ha approvato il regolamento comunale sulle strutture di accoglimento per migranti.

“Con questo provvedimento l’amministrazione intende realizzare una sorta di ‘piano di governo’ per le strutture di accoglienza di migranti – ha detto il sindaco Marco Ghezzi -.  Sono state individuate alcune zone sensibili (stazione e scuole) dove è vietata la collocazione di centri di accoglienza a meno di 150 metri sul percorso pedonale più vicino, poi abbiamo pensato a delle zone blu dove invece è necessario un nullaosta da parte del comune”.

Il sindaco Marco Ghezzi

Il sindaco, poi, ha spiegato il senso di questo provvedimento: “Non vogliamo impedire ma regolamentare. Vogliamo permettere al comune di poter gestire questa accoglienza, fare in modo che sia vera accoglienza e non si trasformi in qualcosa che non va bene. Vogliamo dare garanzie sia alle persone accolte che alla popolazione per evitare situazioni di sfruttamento e il sorgere di disagi per tutti”.

Contrari i due gruppi di minoranza. Il consigliere Paolo Cola (Cittadini Uniti), dopo aver  chiesto di fare un ulteriore passaggio in commissione per rivedere alcuni punti, al momento del voto è uscito dall’aula (“non ce la faccio più a sentire queste cose”).

Diego Colosimo (Cambia Calolzio) ha avanzato dubbi sulla legittimità del provvedimento: “Il concetto di fondo che sta dietro al regolamento è fortemente discriminatorio, girerò il documento alle associazioni che si occupano di questo tema”.

Il consigliere Paolo Cola

Sonia Mazzoleni (Cittadini Uniti) ha parlato di una mossa propagandistica: “Perché questo regolamento? Perché proprio adesso? Gli sbarchi sono stati fermati e a Calolzio non ci sono situazioni che possono innescare questa psicosi”.

“Non c’è nessuna propaganda. Rispetto alle tempistiche il regolamento l’avremmo approvato anche prima, siamo semplicemente arrivati in questo momento alla fine di un iter partito il luglio scorso – ha detto il sindaco -. Non è un regolamento per impedire che qualcuno venga, ma vogliamo solo mettere delle regole e questo è il momento migliore visto che non viviamo alcuna situazione di emergenza”.

L’assessore Dario Gandolfi

L’assessore ai lavori pubblici Dario Gandolfi ha ribadito la natura politica della scelta: “La maggioranza ha il dovere e il compito di governare il territorio e lo facciamo nel modo che reputiamo più opportuno. Non pretendiamo lo condividiate. Qualche tempo fa c’era ‘qualcuno’ che aveva già pensato di fare arrivare un centinaio di migranti a pochi metri da qui e non mi pare che i cittadini alle urne vi abbiano supportato”.

La maggioranza, quindi, ha votato compatta facendo passare il regolamento.