Calolzio. Le minoranze contro il sindaco: “Serve maggior rispetto della democrazia”

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I consiglieri d'opposizione: in primo piano Cesare Valsecchi, Sonia Mazzoleni e Paolo Cola (Cittadini Uniti per Calolziocorte), dietro Diego Colosimo e Daniele Vanoli (Cambia Calolzio) - Foto d'archivio

In avvio di consiglio comunale il comunicato di Cittadini Uniti per Calolzio e Cambia Calolzio

Le opposizioni lamentano atteggiamenti di insofferenza verso critiche e lesivi del confronto democratico

CALOLZIO – Il consiglio comunale svolto a Calolziocorte ieri, lunedì, si è aperto con la lettura di un comunicato congiunto a firma dei due gruppi di minoranza (Cittadini Uniti per Calolziocorte e Cambia Calolzio). L’ex sindaco Cesare Valsecchi ha dato voce ai consiglieri di opposizione che lamentando un atteggiamento non corretto da parte del sindaco.

Cesare Valsecchi

“In occasione della commissione territorio del 25 marzo svoltasi in videoconferenza e riguardante lo stato di azione del Piano di Governo del Territorio, si sono ripetuti gli sgradevoli e inquietanti atteggiamenti di intolleranza e prevaricazione del sindaco nei confronti di chi dalla minoranza ha osato disapprovare metodo e contenuti del lavoro fino ad oggi svolto dall’amministrazione sulle tematiche del Piano di Governo del Territorio.
Nella seduta della commissione il sindaco, in uno stato di evidente irritazione, oltre a inveire contro le minoranze, ricorrendo anche a un termine poco appropriato alla discussione, ha tra le altre cose affermato che Calolziocorte è stata costruita male scaricando la colpa sulle poche famiglie che possiedono gli immobili nel nostro comune e che, a suo dire, non sarebbero disposti a ristrutturarli.
Ci chiediamo: dove è stato il sindaco negli ultimi 25 anni? Non è forse sempre stato seduto nella stanza dei bottoni dell’amministrazione comunale? Perché attribuire le colpe ai proprietari degli immobili?
A pensarci bene tale atteggiamento arrogante non è per nulla nuovo. Infatti il primo cittadino di Calolziocorte in altre occasioni ha mostrato comportamenti insofferenti a seguito di critiche provenienti da membri delle opposizioni, spesso sfociati in attacchi personali, atteggiamenti irriguardosi e lesivi del confronto democratico, ed arrivando in un caso a silenziare letteralmente un consigliere di minoranza che disapprovava un intervento sopra le righe, e in un altro caso ad invadere in maniera irrispettosa la sfera professionale di un altro consigliere con deduzioni e affermazioni offensive poco attinenti alla discussione in corso.
Vogliamo ricordare la cronica mancanza di risposte alle diverse sollecitazioni di condivisione, costante ritardo nella fornitura di documentazione, nell’accesso degli atti, nell’organizzazione di commissioni consigliari spesso convocate in extremis e ad orari impossibili. Forse il sindaco si dimentica che i consiglieri lavorano e che difficilmente riescono ad essere presenti in determinati orari. Questo stesso consiglio comunale è stato convocato in tutta fretta azzerando di fatto le commissioni e la conferenza dei capigruppo.
Quelli pocanzi ricordati e tanti altri non menzionati sono episodi che denotano un sostanziale atteggiamento di insofferenza nei confronti delle richieste delle minoranze e quindi di una larga fascia di cittadini che da esse sono rappresentate. Tale comportamenti troppo spesso reiterati nelle occasioni istituzionali sono segnali di scarsa apertura democratica e intolleranza verso chi ha opinioni differenti che spesso sfociano in aggressività verbale e comportamenti arroganti che denotano inadeguatezza alla copertura del ruolo di primo cittadino.
Quando sedeva nei banchi della minoranza insieme alla forza politica di cui è espressione, l’attuale sindaco ha mostrato un comportamento poco costruttivo nei confronti della precedente amministrazione, usando toni verbali sopra le righe e diffamando il lavoro dalla Giunta di centro-sinistra con ben 150 comunicati stampa prevalentemente a scopo propagandistico.
Ricordiamo al sindaco che il suo ruolo richiede pazienza e umiltà nell’ascoltare, imparzialità ed equilibrio nel giudizio e rispetto verso chi esprime opinioni diverse dalle proprie. Tutte qualità sicuramente rintracciabili nella precedente amministrazione.
Ci auguriamo che prossimamente i rapporti istituzionali e il confronto siano ricondotti nell’alveo del rispetto della democrazia, unica garanzia di rappresentanza di tutti i cittadini come ricordato dal sindaco stesso in occasione del suo primo insediamento in consiglio”.

Questione Fondazione Lavello

Lo stesso Cesare Valsecchi ha anche chiesto una convocazione urgente sul tema della Fondazione del Lavello: “Nell’incontro fatto a gennaio si era parlato di messa in liquidazione e di nomina del signor Friburghi come liquidatore mentre a oggi, secondo la visura camerale fatta il 29 marzo, di tutta questa roba non c’è traccia ma risulta che l’architetto Maggi, dimissionario da maggio del 2020, sia ancora presidente del Consiglio di Amministrazione e legale rappresentante. E inoltre l’attività di bar e pubblico esercizio cessata fino al 30 giugno risulta ripresa. Chiediamo chiarimenti sulla situazione”.