Cambia Calolzio sugli immobili comunali in disuso: “Risorsa per il tessuto sociale”

Tempo di lettura: 3 minuti

Il gruppo si è ritrovato venerdì davanti l’ex distretto sanitario

“Un patrimonio che da troppi anni aspetta di essere valorizzato”

CALOLZIOCORTE – Il gruppo civico Cambia Calolzio, che siede in consiglio comunale sui banchi della minoranza, non molla e continua a portare avanti una battaglia che è diventata uno dei temi fondamentali del gruppo. Nel pomeriggio di ieri, venerdì, il consigliere Diego Colosimo e alcuni sostenitori del gruppo si sono ritrovati in piazza Kennedy, davanti all’ex distretto sanitario (chiuso da una decina d’anni), un luogo simbolo per riaccendere i riflettori sulla questione.

“Ex distretto sanitario, ex scuola elementare di Sala, ex asilo di Sala, ex direzione didattica del Pascolo, ex mensa comunale del Pascolo, ex cinema Manzoni, ex scuola elementare di Rossino: un patrimonio che da troppi anni aspetta di essere valorizzato – ha detto Colosimo -. Non dando risposte su questa situazione, l’amministrazione sta impoverendo questo patrimonio che con il tempo va a perdersi. Questi immobili devono essere riutilizzati a favore della comunità, le possibilità sono molteplici, ma si tratta di un investimento a favore del tessuto sociale della città e dei vari quartieri”.

cambia calolzio immobili comunali in disuso

Cambia Calolzio chiede all’amministrazione un cambio di passo per dare risposte ai bisogni concreti dei cittadini: “I soldi ci sono, è solo una questione di volontà e di coraggio. Come si trovano le risorse per investire in tanti altri progetti, serve la volontà di investire in questi immobili (c’è ne uno per quartiere), metterli a disposizione dei cittadini per attività sociali e culturali e dare centralità alle frazioni”.

Tra le ipotesi quella di darli in gestione direttamente ai cittadini attraverso un regolamento che già esiste e consente alle associazioni e ai cittadini di poter autogestire questi immobili comunali: “Un regolamento abbastanza semplice che vorremmo portare in commissione per discuterne con la maggioranza – continua Colosimo -. Noi oggi siam qui per rimarcare che sul territorio ci sono risorse immobiliari significative che, se riqualificate, possono dare un importante contributo ai quartieri”.

L'ex scuola primaria di Rossino
L’ex scuola primaria di Rossino

Cambia Calolzio, però, punta il dito contro una mancanza di dialogo da parte della maggioranza: “Questa amministrazione ha chiuso ben due scuole (elementare di Rossino e asilo di Sala) allungando così la lista di immobili in disuso. Abbiamo avanzato diverse proposte al sindaco, anche rispetto all’ex scuola di Rossino: ad esempio quella di poter riaprire il giardino per i bambini e famiglie oppure concedere spazi vicino alla scuola a venditori ambulanti che potrebbero fornire un servizio alla frazione, o ancora abbiamo chiesto di mettere un cassone per la raccolta del verde per evitare spostamenti verso il centro di raccolta: purtroppo l’amministrazione non si è mai degnata di darci una risposta. Sempre sulla scuola di Rossino l’amministrazione ha presentato un progetto di housing sociale legato a un finanziamento di regione Lombardia ancora da confermare; abbiamo chiesto cosa succede se questi soldi non arriveranno e se eventualmente il comune è disposto a investire risorse proprie, ma anche in questo caso non abbiamo ricevuto risposte. E poi c’è la questione dell’asilo di Sala: siamo sicuri che la scelta di chiuderlo per realizzare un nuovo progetto sia stata quella giusta anche a livello economico? Secondo noi quella scuola andava salvata…”.

Cambia Calolzio chiede di riunire in un piano omogeneo tutto il patrimonio immobiliare comunale in disuso “attivando subito un ‘bando pubblico di manifestazione di interesse’ aperto a tutti i cittadini per progetti con finalità sociali, culturali o di servizi”. Una cosa è certa, il gruppo di minoranza sicuramente non lascerà cadere questo tema…