Cittadini Uniti e Cambia Calolzio uniscono le forze e pensano al 2023

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Cesare Valsecchi (Cittadini Uniti per Calolziocorte) e Diego Colosimo (Cambia Calolzio)

La minoranza boccia totalmente l’amministrazione Ghezzi

“Uniti nell’opposizione attraverso un confronto costante e attività congiunte”

CALOLZIOCORTE – Cambia Calolzio e Cittadini Uniti per Calolziocorte, le due formazioni di minoranza in consiglio, fanno fronte comune nell’opposizione all’amministrazione Ghezzi e guardano già alle elezioni del 2023. L’ex sindaco Cesare Valsecchi e il capogruppo di Cambia Calolzio Diego Colosimo lo hanno annunciato ieri, martedì, in una conferenza stampa congiunta.

“Con la questione delle ‘zone rosse’ ci siamo riavvicinati e abbiamo ragionato sui punti di contatto per arrivare alle elezioni del 2023 con un’attività indipendente ma coordinata – hanno detto Colosimo e Valsecchi -. Abbiamo deciso di fare pronte comune dell’opposizione all’amministrazione Ghezzi attraverso un confronto costante e continuo che si concretizzerà in attività congiunte”.

Le minoranze bocciano l’amministrazione Ghezzi

Entrambi i gruppi di minoranza bocciano quanto fatto dalla nuova amministrazione in questo primo anno e mezzo di mandato. “Hanno fatto i fenomeni quando erano in minoranza e poi, una volta eletti, hanno applicato la stessa politica della Lega degli ultimi 20 anni – Colosimo non risparmia le critiche -. In questo primo periodo abbiamo constatato che nemmeno loro hanno la bacchetta magica. Non c’è nessuna visione e Calolzio si è isolata invece di seguire una logica di condivisione con i comuni della Valle San Martino per quanto riguarda i servizi. Solo in una logica di unione si possono razionalizzare i costi per un risparmio. Invece vogliono ridurre il disavanzo di 500 euro annui del comune tagliando i servizi”.

Anche l’ex sindaco Valsecchi boccia la maggioranza: “Hanno il vantaggio del tesoretto ricevuto grazie alla vendita di Ausm ma, anche con questo vanto favorevole, non mi pare che la barca si sia allontanata molto dal porto. Hanno criticato il nostro piano di riordino delle scuole e ora, grazie a vari motivi, lo stanno seguendo pari pari: la scuola di Rossino è stata chiusa e c’è stato l’accorpamento della scuola dell’infanzia e primaria di Sala”.

La critica è totale: dalla scelta di investire tutti quei soldi nella scuola di sala, alla volontà di impegnarsi nella costruzione di una palestra (“che non verrà mai realizzata”), passando per una cattiva manutenzione del verde, una scarsa pulizia delle caditoie nelle frazioni, l’amianto nella casa delle associazioni e “tanti piccoli problemi di cui avevano promesso di occuparsi ma che non sono stati ancora risolti”.

L’ex sindaco Cesare Valsecchi

“La questione degli immobili comunali vuoti è centrale per rilanciare alcuni punti importanti della città – continua Colosimo -. Il sindaco ci accusa di intasare gli uffici con le nostre richieste ma è necessario conoscere le situazioni per portare proposte sul tavolo. Noi siamo disponibili a collaborare ma il sindaco, ad esempio, non ha mai risposto alla nostra lettera protocollata il 18 febbraio 2019 con alcuni grossi problemi della frazione Sala. Siamo sicuri che Sala abbia bisogno di una nuova palestra? Mancano marciapiedi, non c’è un ambulatorio di un medico di base. E ancora, abbiamo il centro città che è una barriera architettonica unica…”.

“Sulle iniziative che ci vedranno d’accordo faremo fronte comune – concludono Valsecchi e Colosimo -. L’obiettivo è quello di creare consenso tramite azioni sul territorio trovando punti di contatto nei programmi e, come ci auguriamo, vedremo se questa esperienza scaturirà nella creazione di una lista per il 2023”.