Zone rosse: apertura della maggioranza, ‘congelato’ il regolamento

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‘Congelato’ il regolamento: il sindaco fa il ‘mea culpa’ sulla forma ma difende la sostanza

Minoranze scettiche: astensione sull’ordine del giorno emendato, Sonia Mazzoleni vota contro

 

CALOLZIOCORTE – Il consiglio comunale di ieri, lunedì, è cominciato con un presidio all’esterno del comune, le due minoranze (Cambia Calolzio e Cittadini Uniti per Calolziocorte) unite dietro lo stesso striscione: “Calolziocorte oggi come ieri. No zone rosse. No discriminazione e intolleranza”.

Assemblea partecipata nel segno della correttezza

Un’assemblea molto partecipata, come se ne vedono poche nei comuni, con tanto di forze dell’ordine (due Carabinieri e due agenti della Polizia Locale). All’ordine del giorno la revoca, chiesta dalle minoranze, del regolamento comunale “sulle strutture di accoglimento per migranti”.

Il confronto è stato serrato, a tratti duro, ma sempre molto civile. Anche il pubblico (la sala consigliare ha fatto fatica a contenere il pubblico e i consiglieri si sono adoperati per trovare sedie in più) ha assistito in maniera civile limitandosi ad applaudire gli interventi delle minoranze.

Bocciata la proposta di anticipare la discussione

In avvio dei lavori il consigliere Diego Colosimo (Cambia Calolzio) ha chiesto di poter anticipare la discussione dell’ordine del giorno, richiesta bocciata dalla maggioranza vista l’importanza degli altri punti in programma tra cui l’approvazione del bilancio 2018 di Ausm. La trattazione dell’ultimo punto, quindi, è cominciata intorno alla mezzanotte tra le accuse di una parte della minoranza che ha ravvisato la volontà di protrarre intenzionalmente i lavori più del dovuto. “Non è cambiato nulla rispetto agli altri consigli comunali – ha risposto il sindaco -. Stiamo procedendo normalmente, esattamente come le altre volte”.

Minoranze all’attacco sul regolamento

Cesare Valsecchi, Diego Colosimo, Daniele Vanoli

“Una delibera che ha suscitato notevole clamore  – ha detto Cesare Valsecchi (Cittadini Uniti) -. L’integrazione non avviene con divieti, zone rosse o blu, ma con la collaborazione di chi opera e ha esperienza, come l’associazione il Gabbiano e le parrocchie. Noi chiediamo la revoca del regolamento e l’apertura di un tavolo di lavoro su questo tema”.

“Abbiamo deciso che lottare contro gli ultimi è il nostro gioco al macello? Perché continuiamo questa guerra tra gli ultimi? Nani che combattono contro altri nani… E’ logico che quello che avete in testa è la ‘paura del Ferrhotel’ e anche noi siamo contrari a quel tipo di accoglienza. Revocate il regolamento e scriviamo insieme un nuovo regolamento contro i grandi centri. Negare un diritto agli ultimi è sempre una cosa molto sconveniente” ha detto il consigliere Daniele Vanoli (Cambia Calolzio) tra gli applausi.

Diego Colosimo ha parlato di un regolamento dall’impianto totalmente sbagliato: “La gente che abbiamo incontrato vuole tornare alla normalità chiedendo la revoca del regolamento per poi parlare, a bocce ferme, di un tema importante come questo”.

“Non c’è nessuna alternativa al ritiro di un provvedimento scritto così male che da adito a una interpretazione così lontana dalle vostre intenzioni, la forma è anche sostanza” ha detto il consigliere Paolo Cola (Cittadini Uniti).

Il consigliere Sonia Mazzoleni ha parlato: “della faccia peggiore della politica leghista, quella di Salvini, che sulle paure costruisce il consenso. Questa faccia, presente anche nella sua maggioranza, che fino ad ora era riuscito a tenere fuori dal consiglio questa volta non è riuscito a controllarla”.

La replica del sindaco Ghezzi

Il sindaco Marco Ghezzi

“Non voglio essere l’alfiere di chi vuole mette barriere o discriminare. Voglio solo ribadire un concetto, magari espresso in modo grezzo, magari male interpretato, strumentalizzato e che nasce dal titolo falso di un giornale: in questo fase di non emergenza il nostro obiettivo era solo quello di iniziare a fare un tipo di gestione di questo aspetto. Non è nostra intenzione creare barriere o discriminare perché non è nella mia mentalità. Mi spiace che a seguito di tutta questa campagna si sia passati dalla normale critica politica a qualcosa che ha travalicato il rispetto delle persone, soprattutto da parte di alcuni esponenti politici che hanno fatto gravi affermazioni diffamatorie. Prese di posizioni e volantini da parte di alcuni esponenti del Partito Democratico sono inqualificabili sotto tutti i punti di vista e vi chiedo, prima di iniziare qualsiasi discussione, di dissociarvi. Non c’è stato rispetto nei miei confronti ma un’azione di killeraggio. Queste cose qui, che verranno affrontate sotto un altro aspetto, sono la prima cosa da mettere da parte se vogliamo intraprendere un ragionamento assieme”.

Il sindaco, dopo aver fatto autocritica sulla forma del regolamento, ha ricordato la collaborazione con l’associazione Il Gabbiano proprio sul tema dei migranti e ha ribadito la disponibilità dell’amministrazione a portare avanti qualsiasi discorso che possa favorire l’integrazione.

Un momento di discussione durante una pausa del consiglio comunale

“Voglio comunque ribadire l’intenzione del comune di governare e avere voce su questo aspetto. Parleremo con i sacerdoti, le cooperative e lo faremo in tempi brevi per arrivare a un regolamento più articolato, puntuale e che possa sgomberare il campo da qualsiasi incomprensione. Ritirate la richiesta di revoca oggi e troviamoci a un tavolo a discutere”.

La soluzione di Dario Gandolfi

All’alba delle 2.12 di notte è stata votata la proposta dell’assessore Dario Gandolfi: emendare l’ordine del giorno presentato dalle minoranze per poterlo votare all’unanimità.

“Non sto facendo il democristiano di turno come qualcuno sta già pensando – ha detto -. Penso ci siano dei punti di vicinanza e non vorrei rendere vana la discussione che è stata portata avanti stasera. Non dobbiamo dimenticare l’obiettivo finale. Stasera ci sono state delle grosse aperture e il sindaco ha fatto autocritica: togliamo l’immediata eseguibilità della delibera e ci diamo un termine sull’impegno a costituire quel tavolo di lavoro richiamato nel vostro ordine del giorno”.

Dopo una lunga sospensione, la votazione ha visto la maggioranza compatta. Astensione della minoranza con la sola eccezione del consigliere Sonia Mazzoleni che ha votato contro.