Cambia Merate critica Robbiani: “La forma è sostanza. E il nostro ruolo fondamentale”

Tempo di lettura: 3 minuti

Il gruppo di minoranza è tornato sulle parole pronunciate dall’assessore durante l’ultimo consiglio comunale

“Da un capace assessore manager ci saremmo aspettati altri risposte sia sullo studio idrogeologico che sulla connessione lumaca a Cassina Fra Martino”

 

MERATE – “L’assessore Andrea Ambrogio Robbiani ha perso l’occasione di dimostrare come ci si comporta da rappresentante delle istituzioni. La forma è sostanza, e ricorrere a toni minacciosi da Assessore “guerriero” per accampare le proprie ragioni, dimostra l’idea che Robbiani ha dei rapporti con chi non la pensa come lui”.

Il gruppo di minoranza Cambia Merate ha deciso di tornare sulle parole pronunciate nel corso del consiglio comunale di lunedì scorso dall’ex sindaco Robbiani nei confronti del consigliere di minoranza Patrizia Riva. Al termine della discussione sull’interrogazione sul posizionamento della fibra ottica nella frazione di Cassina Fra Martino, l’assessore ha infatti invitato il consigliere di Cambia Merate che si era dichiarata insoddisfatta delle risposte ricevute, “a scendere dal piedistallo” invitandola ad “accettare” le risposte fornite.

Un diverbio su cui il gruppo di minoranza è voluto tornare in questi giorni con un comunicato.  “Uno degli attributi della democrazia è rappresentato dalla consapevolezza che le minoranze hanno diritto ad essere rispettate nel ruolo che, legittimamente esercitano. Si possono avere opinioni diverse, affrontare confronti anche aspri ma che, come ha fatto l’Assessore Robbiani, si usino toni aggressivi minacciando guerre contro un consigliere di minoranza che ha “osato” contraddirlo è inaccettabile”.

Cambia Merate ha anche citato le parole di Pietro Calamandrei in merito ai rapporti tra maggioranza e minoranza: “Quel che deve essere ricercato è un terreno comune di discussione sul quale possa svolgersi quella dialettica di ragionati contrasti che è alla base della democrazia, affinchè dall’incontro della tesi con l’antitesi si possa costruire una sintesi efficace””.

Da qui le punzecchiature su alcuni argomenti a cuore dell’assessore che, dopo essere stato definitivo, manager, viene battezzato come manager. “Stiamo ancora aspettando di portare le bottiglie di plastica al compattatore come enfaticamente annunciato molti mesi fa. Cosa avrebbe dovuto fare un assessore capace? Convocare con il rispettivo Presidente una commissione ambiente, con all’ordine del giorno altri dei tanti temi possibili, e dire semplicemente che il progetto non si è realizzato a causa di… Che dire poi dello studio idrogeologico, oggetto del question time del 27 agosto 2019. Rispondendo l’Assessore comunicò l’intenzione di realizzare uno studio relativo al flusso delle acque meteoriche della città di Merate. Dopo quasi sei mesi (13 febbraio) ci venne comunicato che forse lo studio sarebbe state fatto da Lario Reti. Dopo altri 4 mesi (29 giugno) abbiamo saputo che lo studio non sarà fatto da Lario Reti ma commissionato dall’Amministrazione di Merate in previsione della revisione generale del Piano di Governo del Territorio. Cosa avrebbe dovuto fare un capace assessore manager immediatamente dopo la risposta al question time? Prendere carta e penna e chiedere a Lario Reti se fosse sua intenzione fare lo studio. Dopo 30 giorni senza risposta deliberare l’incarico per lo studio da lui stesso annunciato ora con grave ritardo. E anziché trovare la soluzione all’internet lumaca di Cassina, l’Assessore, con la solita saccenza, attacca con toni grevi una consigliera di minoranza che pone il problema”.

Lapidaria la conclusione:  “Assessore Robbiani non ci venga dunque a insegnare nè come dobbiamo comportarci nè come svolgere il nostro ruolo che, per quanto non le piaccia, è un fondamento della democrazia”.