Caso Belsito. La Lega a Lecco tra silenzi e mormorii

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LECCO – Indagato il tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito insieme a Stefano Bonnet e Paolo Scala con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato e appropriazione indebita. Una vera e propria bufera quella che ieri, martedì, ha travolto Lega Nord. Stando a quanto emerso, risulterebbe che Belsito avrebbe utilizzato i soldi dei rimborsi elettorali, per pagare viaggi, cene e alberghi alla famiglia di Umberto Bossi e pare che alcuni di questi soldi siano serviti anche per ristrutturare la villa di Bossi a Gemonio (Varese).

Un vero e proprio terremoto che ha portato Belsito alle dimissioni, creando agitazione e preoccupazione in tutto il popolo padano. Nel lecchese gli esponenti della Lega hanno reagito in modo diverso. Bocca cucita per l’onorevole Lorenzo Bodega, che raggiunto telefonicamente si è trincerato dietro un no comment: “Nessun commento a caldo sulla vicenda Belsito”. Stessa cosa ha fatto il consigliere comunale Giovanni Colombo: “Non c’è nulla da commentare”.

Chi invece ha espresso la propria opinione è stato il consigliere provinciale Giovanni Pasquini: “Se le accuse mosse a Belsito dovessero risultare vere, credo che Belsito debba pagare e la Lega si debba dichiarare parte lesa. Ora che Belsito si è dimesso è bene che si faccia avanti qualcun altro. La Lega ha fatto della trasparenza la sua bandiera ed è bene che quella bandiera continui a sventolare nel rispetto dei militanti in primis e per tutto il movimento. Ora ci sarà la Commissione Federale, della quale fa parte anche Roberto Castelli, che sarà chiamata a fare luce sulla vicenda. I risultati verranno illustrati al popolo padano in occasione del congresso del  2 e 3 giugno e quella due giorni sarà l’occasione per fare chiarezza su tutto e si prenderà la dacisione finale”.

“Saputa la notizia ho provato un certo senso di imbarazzo – ha ammesso il vice-presidente della Provincia Antonello Formenti – Tuttavia credo che i vertici della Lega troveranno il modo corretto per verificare ogni cosa e prendere i giusti provvedimenti. Personalmente non conosco Belsito e non sono io che devo esprimermi in merito. Quello che posso dire è che se dovesse risultare colpevole è bene che chi ha sbagliato paghi”.

Poi Formenti aggiunge: “Chissà perchè quando c’è qualcuno che inizia a dare fastidio, capitano sempre questo cose. E’ un po’ quello che è successo a Silvio Berlusconi, finchè era al Governo ogni giorno si parlava di lui, di escort, di processi e quant’altro, oggi è sparito. Credo ci voglia un po’ più di cautela”.

Infine Formenti concorda con quello che ha dichiarato l’ex ministro Roberto Maroni: “Condivido il fatto che si debba fare pulizia, chi non è al posto deve farsi da parte, e questo vale per tutti i leghisti, dal primo all’ultimo”

“Partendo dal presupposto che gli indagati in Italia godono delle presunzione di innocenza – ha detto invece  l’assessore provinciale alla Cultura, Beni Culturali, Identità e Tradizioni Marco Benedetti – in questa vicenda è la Lega ad essere parte lesa, perchè si parla di soldi sottratti al movimento per fini personali. Certo è che, da quando siamo l’unico partito all’opposizione, e in prossimità delle amministrative, sembra che ci stia capitando di tutto, come se ci fosse un po’ di accanimento nei nostri confronti.”

Mentre la consigliera comunale Cinza Bettega dichiara: “Non ho avuto modo di conoscere personalmente Belsito, per cui non mi sono potuta fare delle opinioni personali su di lui. È difficile dare un commento a caldo, certo che alle porte delle amministrative non ci voleva.”