Colico. La minoranza chiede un referendum sul cambio provincia

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I gruppi di minoranza vogliono indire un referendum consultivo per comprendere l’orientamento dei cittadini

“Questo goffo tentativo di cambiare provincia senza interpellare democraticamente la popolazione è un fatto molto grave”

COLICO – Più Comunità e Colico di Tutti, gruppi di minoranza di Colico propongono un referendum consultivo per comprendere l’orientamento dei cittadini sul tema del cambio di provincia della cittadina lacustre.

“I gruppi di minoranza Più Comunità e Colico di Tutti hanno sempre sostenuto la possibilità di indire un referendum consultivo per comprendere l’orientamento dei cittadini colichesi sul tema del possibile passaggio in Provincia di Sondrio e, per questo, hanno presentato una proposta di Delibera di referendum da discutere nel prossimo consiglio comunale, con votazione finale. Anche questo passaggio imporrà all’Amministrazione Comunale l’assunzione di responsabilità tra una scelta di trasparenza e democrazia o una chiusura alla partecipazione popolare e quindi antidemocratica” scrivono in una nota stampa.

“La Sindaca Monica Gilardi e tutta la maggioranza sostengono che il referendum non sia possibile, perché non sarebbe di competenza locale. In realtà, il mutamento di provincia di un’intera comunità comunale è assolutamente materia di competenza locale, essendo il Comune l’unico soggetto titolato a decidere se proporre il passaggio da una provincia all’altra. L’iniziativa è totalmente in capo al comune e il fatto che la decisione finale spetti al Parlamento non fa venire meno la competenza locale, visto che la scelta, l’iniziativa e l’azione propulsiva sono solamente ed esclusivamente comunali.”

Incalzano i sostenitori del referendum: “Questo è oggettivo e non lascia spazio ad altre interpretazioni. Per questo abbiamo proposto una delibera con pronunciamento dell’intero Consiglio Comunale per indire il referendum, consentito dalle normative ed invocato dai colichesi, che ritengono assurdo che una questione così importante come il cambio di provincia, venga liquidata con una semplice petizione. Infatti, hanno ragione: il referendum si può e si deve fare. Il fatto che la sindaca di Colico continui a sostenere che non sia possibile, appellandosi alla competenza non locale, appare un alibi infondato e non credibile.”

“Questo goffo tentativo di cambiare provincia senza interpellare democraticamente la popolazione è un fatto molto grave. Sappiamo tutti come si sta svolgendo la raccolta firme: molti cittadini ci hanno riferito di pressioni insistenti da parte del comitato pro Sondrio, di una propaganda fatta di fantasiosi vantaggi e di datori di lavoro, legati a quel comitato, che chiedono le firme ai propri dipendenti, in un rapporto verticale che rende molto difficile dire di no. La raccolta firme non è un voto libero e segreto, ma soggetto a condizionamenti, e per questo non ha lo stesso valore di una consultazione referendaria. È molto sospetto il tentativo di legittimare delle firme ottenute in questo modo, come se fossero l’espressione della volontà popolare a supporto invece di una decisione presa dall’alto” così conclude il comunicato di Più Comunità e Colico di Tutti.